90 ciclisti, 30 milioni di euro di transazioni; sarebbe questo, secondo gli inquirenti di Padova guidati dal pubblico ministero Benedetto Roberti, il giro d’affari del dottor Michele Ferrari, acclarato “guru” italiano del doping sportivo.
L’indiscrezione, che già da sola desta scalpore, si sta rivelando però anche un tassello pronto ad aggravare ulteriormente la posizione del texano sette volte vincitore del Tour de France, Lance Armstrong, indagato dalla USADA (Agenzia Antidoping USA):
da Padova giunge infatti notizia di 465mila dollari di bonifici da Lance Armstrong a Michele Ferrari; se confermata, questa prova potrebbe essere quella che inchioda il “cowboy” alle sue responsabilità, e riscrive un sostanzioso pezzo di storia recente del ciclismo.