Oggi, sabato 22 febbraio alle ore 11,32, Matteo Renzi, dopo aver giurato fedeltà alla Costituzione nelle mani del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ne ha firmato la nomina, è ufficialmente il premier più giovane nella storia della Repubblica ed il primo sindaco di una grande città come Firenze a diventare presidente del Consiglio. Napolitano ha sottolineato che "il mio braccio non è stato sottoposto nè l'altro ieri nè oggi a nessuna prova di ferro". Subito dopo il giuramento il governo è ufficialmente in carica, anche se di fatto ancora sub judice, in attesa del voto di fiducia del Parlamento. Il primo voto di fiducia lo darà il Senato, la seduta è prevista per le 14, di lunedì 24 febbraio, con quattro ore di dibattito e successiva dichiarazioni di voto e votazioni. Martedì 25 febbraio toccherà poi alla Camera, con Matteo Renzi finalmente in quell'aula di Montecitorio che ha raccontato di non aver mai visto e nella quale metterà per la prima volta piede come presidente del Consiglio. Da martedì sera, dunque, il nuovo governo sarà nella pienezza delle sue funzioni.
"Grazie per i messaggi. Compito tosto e difficile. - ha detto il neo premier Renzi - Ma siamo l’Italia, ce la faremo. Un impegno: rimanere noi stessi, liberi e semplici". "La mano sul fuoco in Italia non la possiamo mettere - ha aggiunto Napolitano - speriamo che tutto vada per il meglio".
Renzi e Napolitano insieme presiedono nel salone delle Feste del Quirinale alla cerimonia del giuramento dei nuovi ministri del nuovo governo. Un governo che presenta "grandi elementi di novità", come ha detto Napolitano. Hanno iniziato a sfilare tutti i ministri, il primo ad arrivare al Quirinale è stato il ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, poi la ministra senza portafoglio alla Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia. È anche arrivata la ministra degli Affari Esteri, Federica Mogherini. E ancora Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali che dice: "Ho iniziato a lavorare nei campi a sei anni, so cosa vuol dire il lavoro". A seguire arriva la ministra della Difesa, Roberta Pinotti e Maurizio Lupi, che è stato confermato ministro dei Trasporti e Infrastrutture. Gli altri membri del Governo Renzi sono: la ministra senza portafoglio alle Riforme e Rapporti con il parlamento, Maria Elena Boschi; il ministro dell'Interno, Angelino Alfano; la ministra per lo Sviluppo Economico, Federica Guidi; il ministro della Giustizia, Andrea Orlando; la ministra senza portafoglio agli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta (già sindaco antimafia di Monasterace); la ministra dell'Istruzione, Stefania Giannini; il ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti; e la riconfermata ministra alla Salute, Beatrice Lorenzin.
Non sarà invece presente al giuramento dell’esecutivo, il neo ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che rientrerà a Roma da Sydney solo in serata. Padoan si trovava nella città australiana per partecipare ai lavori del G20.
Terminata la cerimonia, la squadra di governo si trasferirà a Palazzo Chigi. Qui avrà prima luogo il passaggio di consegne fra Enrico Letta e Matteo Renzi con la tradizionale cerimonia del passaggio del campanello - lo strumento con il quale il presidente del Consiglio silenzia dibattiti troppo accesi nell'esecutivo e fa valere il suo essere primus inter pares nel governo.
Ci sarà poi il primo consiglio dei ministri del governo Letta che dovrà come primo atto nominare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio che è, come annunciato ieri al Quirinale, Graziano Delrio e, probabilmente, varare il decreto di correzione della Bassanini per rendere operative le deleghe all'Agricoltura di Maurizio Martina.