L’ultimo consiglio prima di natale la ‘povna lo dedica a una forma di saggistica sui generis, peculiare e sempreverde come un manuale.
Si tratta di questo. Con il quale la ‘povna partecipa, probabilmente all’ultimo venerdì del libro dell’anno, perché la settimana prossima (ne parlerà, a suo tempo) sarà lontana, altrove e indisponibile per qualche giorno, e sicuramente fino all’anno nuovo. Finisce l’anno in nome suo (e non potrebbe essere altrimenti): e spera davvero di essere riuscita a far comprendere che la necessità di leggere le cose che ha scritto travalica, completamente, l’affetto infinito che lei sa di provare.
La capacità questo narratore di rango – uno dei pochi, in Italia, in grado di forzare il recinto dei generi – si conferma anche in questa ultima prova. Tecnicamente un manuale di riferimento, Dopo il primato si conferma una scorribanda tra gli autori e i testi della letteratura francese attraverso una voce sempre autonoma, sempre originale che – senza mai abbandonare (difetto viceversa comune a tanti sapienti di oggi) una conoscenza pesante, capillare, vasta e filologica della materia – sa renderla però mattone invisibile di una esposizione che si fa racconto, pagina dopo pagina. Un volume che insegna molto dal punto di vista del merito, e del metodo. E che proprio per questo scavalca gli scaffali della mera consultazione.