A me pare assurda la sentenza di condanna la Commissione Grandi Rischi per non aver dato sufficiente rilievo all’allarme terremoto. Sembra proprio la solita ricerca, molto italiana, del capro espiatorio da immolare al posto di chi ha le reali responsabilità: politici, funzionari, costruttori. Gli scienziati hanno semplicemente applicato le loro conoscenze e hanno dato un responso, appunto, scientifico. È parere comune che l’evento terremoto non sia in alcun modo prevedibile. La condanna degli scienziati appare un ritorno alla santa inquisizione ancorchè la solita cortina di fumo per lasciare impunita la solita cricca. A questo punto possiamo aspettarci, il 22 dicembre, se il mondo non sarà finito come profetizzato dai Maya, che gli stessi possano essere denunciati per procurato allarme.
Luca Craia