Dopo la tempesta, Aisha ha bevuto il gatto ha danzato
il garage è scoperchiato, l’asfalto
cosparso con rami d’albero e fiori
cicale al buio, merli ai miei piedi e grilli al sole
zufolano, raccontano strane storie…
[il vento tranciò i cavi, urlavano gli spettatori
la massa scura accucciata sui cori
fece volare le tende, sradicare gli arbusti
alla festa dell'Heineken fuggirono tutti]
dopo la tempesta, buchi sghembi nel cielo
l’orizzonte è sfondato – gironzolo e vado…
e Safet Zec ha dipinto finestre
sul muro intelato, che scivola e splende -
ha schizzato di gioia i giornali, dilavato i mattoni
posto al centro di una sedia il pane
in dorata ostensione
io, che non so dipingere la camicia triste
i cappotti pesanti, l’autoritratto
mi diverto a inarcare frasi, increspare parole -
luminescenti insetti a vuoto
chiamano dal balcone
http://www.museiciviciveneziani.it/frame.asp?musid=212&sezione=mostre