Nexto, un progetto che si propone di risvegliare la città, di riportare energia e dinamismo, di ripartire dai punti di forza che si sono consolidati negli anni per disegnare nuovi direttrici industriali
C’era una volta Torino, una città che dopo i bagliori delle Olimpiadi si era dimenticata di aver sempre giocato un ruolo di primo piano nella storia della nazione, dove le start-up non trovavano luogo fertile per germogliare, dove l’assenza di una politica di sviluppo non permetteva una reale rinascita.
Ma questa Torino oggi non esiste più: venerdì 5 febbraio 2016 è stato portato alla luce Nexto, un progetto che si propone di risvegliare la città, di riportare energia e dinamismo, di ripartire dai punti di forza che si sono consolidati negli anni per disegnare nuovi direttrici che puntino alla politica industriale, al benessere collettivo e che coinvolga tutti coloro che hanno la voglia di mettere in gioco la propria professionalità.
La lettura pubblica del manifesto del progetto, presentato al Samo di corso Tortona 52, si credeva sarebbe stata una festa intima a cui avrebbe partecipato una cinquantina di persone, ma l’incredibile affluenza (circa 200 i presenti) ha sicuramente rappresentato la buona stella sotto cui partiranno gli eventi di Nexto.
Giorgia Brescia parla di una atmosfera di grande entusiasmo che ha coronato un lungo lavoro di un anno, partito dall’analisi del Piano Strategico della città e che ha segnato l’inizio di una nuova epoca per Torino, dove le “intelligenze” non saranno costrette ad emigrare, ma potranno collaborare, aggregarsi, ridisegnare il futuro in modo innovativo e creativo.
In particolar modo, Nexto, vuole partire da tre azioni concrete sul territorio per puntare soprattutto sui giovani di oggi e chi si affaccia sul mondo del lavoro, per acquisire maggiori competenze per crescere professionalmente come individui e poterle mettere al servizio della città: migliorare la conoscenza dell’inglese, rendere Torino Wi-fi free e puntare su un welfare non basato sull’assistenza, ma sulla reciprocità.
Chi può partecipare? Qualsiasi cittadino può iscriversi al progetto, la condizione sufficiente e necessaria è quella di voler mettere la propria professionalità al servizio di Nexto e l’adesione può avvenire direttamente sul sito del progetto.
Nexto inizia a muovere i suoi primi passi sotto la benedizione di chi, come Castellani, nel passato aveva sognato la Torino olimpica, polo dell’arte contemporanea , la metropolitana: un’idea allora considerata utopica e che oggi è un assodato dato di fatto, e che parla con fiducia della nascita di una nuova classe dirigente che ha preso davvero in mano il destino della città per ridisegnarlo con coraggio e ambizione.
Tutti gli eventi di Nexto saranno visibili sul sito ufficiale e sulla pagina Facebook.