Dopo un inizio balbettante
Molto bene Generali dopo la trimestrale, sale Atlantia su ipotesi di dismissioni, in luce anche Luxottica. Crollano Ferragamo e Moncler.
Pochi minuti dall’inizio delle contrattazioni ed avevamo già visto il minimo di giornata, da lì una cavalcata fino al fixing, ed è così che il Ftse Mib (+1,45%), per la prima volta nel mese in corso, ha superato quota 23.500 punti.
I massimi dell’anno, stabiliti un mese fa, appena oltre quota 24.000 punti non sono distanti ed il nostro indice principale è sempre fra i migliori, quindi potremmo vedere a breve nuovi record, ma le voci, anche decisamente autorevoli e sempre più insistenti, di una sopravvalutazione dei listini azionari globali consigliano sempre una certa prudenza.
Una ventata di ottimismo è arrivata anche dagli Stati Uniti, le prime richieste di sussidi alla disoccupazione, infatti, sono diminuite e ciò fa ben sperare per quanto riguarda l’occupazione ed il mercato del lavoro.
Ancora le trimestrali portano all’attenzione degli investitori i titoli, oggi è stato il turno di Generali (+3,80%) tornata dopo un mese oltre quota 18 euro.
In luce anche Atlantia (+3,37%) dopo che i Benetton hanno confermato l’intenzione di cedere il 30% di Adr, e dopo due ribassi torna a salire con decisione Luxottica (+3,23%) nonostante la notizia che sette manager siano indagati per reati fiscali.
Appena giù dal podio il primo bancario, si tratta di Banco Popolare (+2,59%) che sale sopra quota 15 euro, era dall’aprile dello scorso anno che non accadeva.
Da segnalare poi la ripresa di Yoox (+2,38%) e soprattutto di Mediaset (+2,32%) che rimbalza immediatamente dopo il tonfo della vigilia.
La palma di “titolo del giorno”, però, spetta ad Azimut (+2,12%) che ritocca il proprio massimo storico portandolo a 28,90 euro.
Ed infine conferma un comportamento che più contrastato non poteva essere da parte del comparto del lusso, Tod’s (+2,03%), infatti gli altri titoli del settore li troviamo in fondo alla classifica.
Salvatore Ferragamo (-5,28%) soffre per le prese di profitto all’indomani di una trimestrale buona, ma non straordinaria, e soprattutto a causa del nuovo indebolimento da parte del dollaro.
Moncler (-2,94%) è stato invece penalizzato dalla sorprendente mossa del fondo Eurazeo che all’indomani dell’ottima trimestrale che ha portato il titolo al massimo storico con un balzo praticamente a due cifre, ha deciso di mettere sul mercato il 7,8% del capitale.
Sorprendente anche il calo di BpM (-0,58%) unico titolo del settore a chiudere in rosso la giornata.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro