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Doppia amichevole e doppio pareggio per gli Azzurri

Creato il 18 novembre 2013 da Postscriptum

brasile2014

Doppio impegno per la Nazionale di Cesare Prandelli in una delle ultime occasioni per testare schemi e giocatori in vista del mondiale carioca. Doppio impegno di lusso, prima la Germania (che non ci batte in partite ufficiali da tempo immemore) e poi i campioni d’Africa della Nigeria.

 

Italia-Germania 1-1 – Un pareggio che dà fiducia agli Azzurri. Infatti la prima delle due amichevoli è stata quella di San Siro di venerdì contro la rivale di sempre, la Germania allenata da Joachim Löw. Prandelli col 4-3-1-2 e Balotelli e Osvaldo di punta (Rossi con la tonsillite), Löw senza Klose e Gomez ma con un 4-2-3-1 tutto movimento. Avvio propositivo degli Azzurri con Balotelli che prova, ma all’8′ angolo di Kroos per la testa di Hummels che stacca in rete, aiutandosi col palo interno e con Buffon non troppo veloce a tuffarsi.

L’Italia va in crisi: squadra lunga, punte isolate, lanci lunghi inutili, con palla sempre conquistata dai tedeschi che fanno gioco e densità in mezzo e non danno punti di riferimento avanti, con Müller, Götze, Schürrle e Kroos agili e tecnici. Tanto che Lahm in mezzo in luogo dell’indisponibile Schweinsteiger fa il suo e nel complesso il centrocampo copre al meglio la difesa, da anni punto debole tedesco. Khedira colpisce il palo, quindi altre situazioni pericolose, ma l’Italia riesce a salvare la situazione e al 28′ trova il pari, dopo un disimpegno errato della Germania, Abate scambia in area con Bonucci(in proiezione offensiva per un angolo) e di sinistro trova il pari con un tiro preciso sul palo lungo. L’Italia però abbozza spesso in uscita di palla, non riesce a essere compatta e con un disimpegno sbagliato dà palla a Schürrle che in chiusura di tempo trova la traversa.

Un’Italia che comunque se la gioca e a inizio ripresa Marchisio si libera con uno schema da punizione e costringe Neuer alla parata. Prandelli inserisce Candreva per Osvaldo e passa al 4-3-3, anche perchè la profondità delle due punte viene meno con la difesa attenta tedesca e il nostro C.T. la cerca attraverso le ali che devono però dare pure ampiezza, aprendo gli spazi a Abate e Criscito(buona gara per entrambi). Löw inserisce Reus e Ozil, Muller avanza, la partita sale d’intensità e con qualche fallo di troppo, costringendo l’arbitro portoghese Benquerença ai cartellini(da segnalare uno scontro acceso tra Thiago Motta e Kroos). Nel finale dentro pure Cerci e Ogbonna(per l’acciaccato Barzagli), ma la gara resta in equilibrio, con l’Italia che tiene bene il campo, la Germania stanca ma con un sussulto al 92′, quando Howedes trova il palo dal limite e due suoi compagni mancano la ribattuta in gol.

Una gara che riassume i limiti e i pregi attuali della nostra Nazionale: tanta volontà, ricerca del gioco e grande forza del gruppo, ma paghiamo un livello tecnico da migliorare e una freschezza che sarebbe fondamentale avere, anche se il ricambio, con qualche difficoltà, comincia a vedersi già dal dopo Europeo 2012. Le prossime amichevoli dovranno dare risposte ancora più indicative. Giuseppe Causarano

Italia-Nigeria 2-2. Al Craven Cottage di Londra, contro la Nigeria, Prandelli manda in coppa l’attacco del futuro prossimo azzurro: Mario Balotelli e Giuseppe Rossi. Si rivede anche Giaccherini. La Nigeria, seconda squadra africana per numero di partecipazioni ai mondiali (6 qualificazioni contro le 7 del Camerun) è squadra tosta e coriacea, che magari non avrà grande qualità ma, che non deve assolutamente essere affrontata sul piano fisico perché il confronto sarebbe imbarazzante; tra gli uomini in maglia verde spiccano il bresciano Oduamadi, il laziale Onazi e il blues (Chelsea) Obi Mikel e Moses del Liverpool.  Proprio quest’ultimo è protagonista della prima minaccia africana alla porta di Sirigu con un velenosissimo tiro rasoterra su punizione. Rossi potrebbe rendere la pariglia pochi istanti dopo ma la punizione dell’attaccante viola è troppo sul portiere. Italia contratta ma ordinata in questa fase e Nigeria che si appoggia spesso su Victor Moses. Tra gli azzurri è la velocità di Giaccherini a potersi dimostrare letale per gli avversari, al 10′ scambio tra il centrocampista e Rossi ma il triangolo non si chiude per l’ottima chiusura della difesa nigeriana. Ancora 30 secondi e Balotelli vince un duello di forza e scarica su Rossi che con un pregevole colpo sotto batte l’estremo difensore africano per il vantaggio azzurro. La risposta della Nigeria è nella botta dalla distanza di Onazi che trova un attento Sirigu ma i riflettori sono tutti per la coppia d’attacco azzurra che confeziona giocate degne di nota e fa tremare la difesa biancoverde.

L’Italia gioca meglio dopo il gol e riesce a tirar fuori tutta la classe del singolo insieme al gioco corale mentre i nigeriani sembrano smarriti ma sono pericolosi quando accelerano. Pasqual gioca un’ottima frazione di gara sulla fascia sinistra mentre Ranocchia e Ogbonna (tra i fischi dei tifosi africani) danno sicurezza in mezzo. La Nigeria soffre la posizione di Balotelli e la dinamicità di Rossi. Il centro nevralgico del gioco è in mezzo al campo dove Onazi e Moses provano a dare grattacapi agli azzurri senza riuscirci sempre. Al minuto 31 Montolivo arriva fino al limite dell’area di rigore e serve il libero Balotelli che però si lascia ipnotizzare dal portiere e spreca. Appena 4 minuti dopo Ameobi mette il cross nell’area azzurra e Dike brucia Pasqual sullo stacco insaccando il pareggio: è il primo gol in nazionale per il ragazzo nato negli USA. Due minuti ancora e Moses si presenta davanti a Sirigu ma è la deviazione in extremis di Ranocchia a scongiurare il peggio. Al minuto 39 un’invito  di Francis viene tramutato nel gol del vantaggio nigeriano da Ameobi. Gran bel gol e l’Italia è sotto. Gli azzurri tornano a gestire il pallone nella metà campo avversaria con Balotelli il quale è autore di una giocata magistrale che sfortunatamente non si conclude con il il gol, sombrero ad un avversario e botta centrale neutralizzata in due tempi dal portiere. Il primo tempo finisce con gli azzurri vogliosi ma puniti nel punteggio.

Nell’intervallo Prandelli manda a scaldarsi Diamanti, Pirlo e Parolo con la chiara intenzione di mescolare le carte ma intanto si riparte dagli stessi undici che hanno terminato la prima frazione; a cambiare invece è la Nigeria dove Oduamadi (buon primo tempo) viene rilevato da Ogu. Sono 6 i cambi previsti per questa amichevole. Nemmeno due minuti e gli azzurri confezionano un’azione rugbystica che porta al pareggio: Balotelli di tacco in area per Rossi, gran lavoro dell’attaccante viola e scarico su Candreva, assist per il solissimo Giaccherini che non sbaglia. Si riparte dal 2 a 2 con un’Italia decisa a fare la partita. Tocca alla Nigeria reagire e gli africani non si tirano indietro avanzando il baricentro; su una punizione di Moses brivido in area azzurra ma è solo calcio d’angolo, sugli sviluppi del quale Ogu di testa anticipa tutti ma conclude fuori. Al minuto 8 Motta, Rossi (gran prestazione per lui) e Montolivo lasciano spazio rispettivamente a Pirlo, Diamanti e Parolo ed è subito il fantasista del Bologna a mettersi in evidenza. Poi è Pirlo ad innescare Pasqual, cross in mezzo e anticipo provvidenziale di Ogu su Balotelli. Ancora Italia sull’asse Diamanti-Balotelli ma c’è fallo sull’attaccante rossonero; la punizione è invitante per Pirlo che impegna severamente l’estremo difensore nigeriano con Parolo che fallisce il tap in da meno di un metro.

Gli azzurri profondono il massimo sforzo e chiudono la NIgeria all’angolo: al minuto 15 è ancora Parolo a sfiorare il gol ma stavolta è il palo a dirgli di no. Intanto la Nigeria cambia il portiere, esce Ejide  ed entra Enyeama, escono anche Dike per Musa e Ameobi per Emenike mentre Cerci sostituisce Candreva nell’Italia. Segue una fase confusa in cui entrambe le squadre devono ritrovare l’equilibrio dopo i cambi. Ad un quarto d’ora dalla fine comincia ad affiorare la stanchezza e, nonostante i cambi appena effettuati, le squadre si contraggono. Meglio però la Nigeria che avanza il baricentro appoggiandosi sull’attaccante Emenike con Moses che arretra il raggio d’azione. In un break azzurro Diamanti pesca splendidamente Balotelli che però non riesce a calibrare il destro a giro; dalla parte opposta Ogu scaglia un missile che Sirigu disinnesca con non poco imbarazzo. Poi Emenike calcia di potenza ma prende solo l’esterno della rete. Ancora cambi: fuori Giaccherini e dentro Poli nell’Italia, avvicendamento Moses-Ideye nella Nigeria.

Un ispiratissimo Pirlo incanta con giocate sopraffine ma la stanchezza toglie lucidità a Balotelli che spreca una chiarissima occasione, poi, e siamo al minuto 34, Parolo ha di nuovo il pallone del 3 a 2 ma riesce a sprecare incredibilmente. Al minuto 39 ancora uno scambio al limite dell’area tra Poli e Diamanti con il bolognese che viene scaraventato a terra: sul pallone Pirlo ma calcia violentemente Diamanti che prende in pieno la traversa. La Nigeria non tocca palla per diversi minuti e di fatto sembra non essere più in campo eccezion fatta per Musa che quando accelera diventa pericoloso ma lo è anche Parolo quando decide di calciare dalla distanza, Enyeama si deve impegnare. Tra Obi Mikel e l’arbitro non passa buon sangue, il giocatore del Chelsea è molto nervoso e si becca il giallo. L’Italia spinge sull’acceleratore ma è ancora il portiere nigeriano a chiudere la porta a due conclusioni insidiose di Diamanti poi Cerci prova il tunnel su un difensore ma ne esce una ciabattata lenta e innocua. Michele Paolino


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