Doppietta di super "Sarita" ed il derby d'Abruzzo va all'AZ Gold Women!
Creato il 18 novembre 2013 da Shefutsal
Forse non c’è altro modo per descrivere il big match dell’ottava giornata della serie A di calcio a 5 femminile, girone B tra Montesilvano ed AZ Gold Women: un derby, semplicemente. Una parolina che racconta tutto, a partire dalla rivalità, giovane ma molto sentita. Da una parte il Montesilvano, la squadra che ha fatto la storia del futsal femminile in Abruzzo ed in Italia. Dall'altra la favola dell’AZ Gold Women, nata solo tre anni fa e che ora gioca con lo scudetto sul petto.
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Un derby di quelli veri, vivi, intensi ed anche duri, in cui nessuno risparmia nulla a se stesso e all’avversario. In cui il piede si mette sempre e dove non arriva il piede si mette il cuore, e dove non arriva il cuore si usano le mani e poi le parole, i sorrisi sornioni e gli sguardi di sfida. C’e tutto in questo derby spettacolare, c’è un’intensità, un agonismo, un’elettricità incredibile sul campo di gioco, ci sono scintille su ogni pallone, c’è la palla che devi andare a prendere, perché nessuna avversaria te l’avvicina, tutt’altro. Non è una partita per signorine, si usa il fisico, si lotta con cattiveria agonistica, si entra con decisione su ogni contrasto e sono bravi gli arbitri a svelare le simulazioni, a lasciare giocare dove si può e a punire gli eccessi con le ammonizioni. Tante alla fine, compresa un’espulsione per doppio giallo, seppure la partita è stata sempre accesa ma corretta.
La protagonista del derby d’Abruzzo è una spagnola vestita di verde-nero, è una che si trova perfettamente a suo agio quando c’è da lottare, che ha carattere da vendere ed ha trovato nell’AZ il suo habitat ideale. La “Sarita” Moreno Molina vista contro il Montesilvano è una forza della natura e la noti subito. Sguardo sfrontato ed irriverente in campo, è una che lotta senza paura e soprattutto una che vuole vincere. E non è solo un modo di dire … chi mai gioca per perdere? Eppure lei emana questa determinazione in ogni gesto, in ogni movimento nascosto dietro quel suo sorriso a volte ironico e mette quasi paura. A queste doti caratteriali si aggiungono ottimi piedi, testa, fisicità e fantasia! Ne esce fuori un fenomeno che decide il derby d’Abruzzo regalando alla sua squadra rimaneggiata tra squalifiche ed infortuni, tre punti d’oro.
Il primo tempo termina sullo 0-0 ma il punteggio va stretto all’AZ che costruisce di più e si rende pericolosissima in un paio di occasioni, ma sciupa o è Ghanfili a metterci più di una pezza. Spettacolo in campo con le due Sara, ex-compagne di squadra nella nazionale spagnola (Iturriaga per il Montesilvano e Molina per l’AZ) che instaurano un duello personale. Sono le due spagnole le trascinatrici delle loro squadre nella prima frazione di gioco, oltre ad una Pastorini sontuosa che fa la regista della fase difensiva con un’autorevolezza magistrale. Nel primo tempo si ammira un’AZ convinta e determinata mentre il Montesilvano sembra un pò timido e si affida alle veloci ripartenze, andando vicina al gol con Burgui chiusa bene da Vuttariello.
Nel secondo tempo le squadre cambiano atteggiamento e si ribaltano gli equilibri. Il Montesilvano inizia la ripresa in pressione e comincia ad imbastire trame di gioco pericolose. L’AZ subisce le avversarie e capitola dopo tre minuti con una velocissima ripartenza di Troiano che serve Iturriaga al centro che infila Vuttariello. Colpita a freddo l’AZ reagisce a testa bassa ma in modo confuso, più con il cuore che con la testa, ed aggredisce le avversarie alla ricerca del pareggio. La partita resta vibrante con capovolgimenti di fronte ed occasioni da gol, la più clamorosa con Sgarbi che colpisce uno sfortunato doppio palo. Occorre attendere il 14’ del secondo tempo perché l’AZ riesca a trovare il gol con Sarita che beffa Ghanfili da dentro l’area. Ristabilito l’equilibrio le squadre non si risparmiano e la partita resta avvincente e di altissimo livello. Gli ultimi sei minuti sono intensi e spettacolari: Iturriaga sola davanti al portiere non centra la porta. Il Montesilvano resta in inferiorità numerica ma si difende con ordine. A due minuti dalla fine è ancora Sarita ad inventare un pallonetto dal limite dell'area si infila all'incrocio dei pali gelando ancora Ghanfili in uscita. Il Montesilvano non ci stà e Salvatore gioca subito con Guidotti portiere di movimento ma l’AZ non concede nulla e non c’è più tempo.
Finisce 3-1 per le campionesse d’Italia che mantengono la loro imbattibilità stagionale e portano a casa un derby inebriante. Con mister Segundo e capitan Mascia in tribuna, insieme alle infortunate Olivieri e Xhaxho, le teatine hanno dato l’ennesima dimostrazione del grande carattere che le contraddistingue: l’orgoglio di difendere quello scudetto cucito sul petto e la forza mentale di tutto il gruppo che nelle difficoltà ed in emergenza sa tirare fuori il meglio di se. Una squadra che dal punto di vista caratteriale non è seconda a nessuno.
Il Montesilvano è apparso inizialmente intimorito, forse con qualche scoria della trasferta di Sora ancora nella testa, ma poi ha saputo crearsi delle buone occasioni soprattutto nel secondo tempo con una propositiva Francesca Mannavola. Iturriaga resta sempre l’anima e la trascinatrice della squadra, anche se è apparsa in non perfette condizioni fisiche. Quando lei è seduta panchina, si affievolisce inesorabilmente la luce della squadra di Francesca Salvatore. Mannavola, Guidotti e D’Incecco hanno lottato ma senza brillare. Bellucci e Troiano lo stesso. Il Montesilvano è vissuto di folate, di guizzi, ma il risultato alla fine ha premiato la squadra che ha creato di più e che ha “fortissimamente” voluto la vittoria.
di Letizia Costanzi
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