Doppio incarico per Luciano Pizzetti

Da una poltrona all’altra, da una vita e anche contemporaneamente. Autorevole componente della Presidenza del Senato ma anche sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luciano Pizzetti. Il quale, come senatore, sembrava delegittimato come tutto il Senato che Renzi considera solo una spesa. Pizzetti nell’elenco delle spese? Ma no! Voci non confermate parlano di un interessamento di Antonio Piva. Nulla di più logico. Gli agricoltori hanno sempre cercato un punto di riferimento politico, il più forte possibile. Così funziona da sempre il gioco delle parti. È autonoma la politica? E quando mai lo ha dimostrato? Pizzetti poteva rifiutare, ammessa l’ipotesi? Solitamente i politici confondono il “bene della città” con il “bene dei suoi poteri economici”. Il bene dei cittadini, eventualmente in grave difficoltà, è pagare le tasse, respirare aria inquinata e votare chi un giorno farà le riforme (?!?). Almeno di solito va così e Pizzetti ha concertato col centrodestra dagli anni 90 un temibile piano di infrastrutture.
Intanto Pizzetti, dopo vent’anni di battaglie per stradone costose e dannose, e un ponte su un oleificio e un’acciaieria (ma si può?) si gode l’ammirazione sia del proprio partito che del giornale che riesce a titolare che la bonifica Tamoil è già finita ancor prima di cominciare, scandalizzando uomini politici seri.
Il senatore Pizzetti ha chiesto inoltre l’istituzione di una commissione parlamentare sulla grave questione delle intimidazioni agli amministratori locali.
Sarebbe utile se tale commissione, oltre all’emergenza della criminalità organizzata, con la quale lo Stato italiano convive da sempre, si prendesse cura dei Comuni tormentati e sottomessi dal potere delle aziende. Qualcuno sta pensando a una raffineria? Ma che vi salta in testa!