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Doppio post: Fa’ la cosa giusta e l’Ora della Terra

Creato il 28 marzo 2011 da Greenkika

Doppio post: Fa’ la cosa giusta e l’Ora della TerraHo cercato di essere breve, non ci sono riuscita, mi spiace per voi. In questo post vi parlerò delle mie impressioni su due importanti eventi dedicati al rispetto del pianeta, ai valori dell’ecologia ecc.

In questo weekend c’è stata a Milano la fiera Fa’ la cosa giusta, che sono andata a visitare di corsa, principalmente per salutare la mia amica Lisa Casali.
Quando venerdì sono arrivata in compagnia del mio amico Danilo (un amico dalla grande curiosità e socievolezza), l’aperitivo di inaugurazione di La cucina fa spettacolo era già finito.

Insomma, siamo giunti in tempo per finire gli “avanzi degli scarti” e per ciacolare di panificazione con Lisa e altre due simpatiche blogger. Sì, perché Lisa in questi tre giorni di fiera ha aperto le sue idee a un pubblico variegato, per insegnare a bambini, famiglie e blogger i trucchi per non sprecare cibo, una cucina degli scarti, quelli che generalmente crediamo non commestibili, ma che sanno rivelare interessanti combinazioni di sapori.
Le sue idee si chiamano Cucina a impatto [quasi] zero, e sono raccontate su EcoBlog e nell’omonimo libro.

Per parlare della fiera in generale, l’ho attraversata a passo spedito bevendo alle case dell’acqua (due o tre? comunque poche), peccato non essermi portata la mia affezionata tazza di alluminio col moschettone ( nota: In fiera sono vietati tutti i materiali usa e getta di plastica, dice il sito, ma i bicchieri per l’acqua erano proprio di plastica, sì), e ho adocchiato, seppur di sfuggita, molti stand interessanti. Tuttavia ho DOVUTO passare oltre a qualsiasi cosa, perché non avrei esitato a comprare cibi bio e lozioni magiche con la scusa dell’ecologia, e mi sarei fatta riempire di volantini, carta sprecata, purtroppo, a cui faccio fatica a dire di no.

Ma la fiera Fa’ la cosa giusta avrà fatto la cosa giusta durante l’Ora della Terra? Intanto ha dimostrato una certa responsabilità su molti fronti.
Però quando sono arrivata all’ingresso (in bicicletta, ovviamente) mi aspettavo squilli di trombe per aver sfidato il traffico di Milano (mamma avrà un brivido, lo so), e invece c’era sì la Ciclofficina, ma nessun parcheggio per le bici con cd vecchi in regalo trasformati in targhe “no fuel” da appendere al nobile mezzo.
Fuori c’erano montagne di biciclette ormeggiate con un certo ordine sul marciapiede, ma ad ostacolare il passaggio di una mamma con passeggino, ahilei.
In generale mi è sembrata comunque una bella fiera, con tanto, tantissimo troppo materiale (forse sarebbe bastata grande la metà), ma tutto interessante, con un po’ troppi formaggi e carni, questo non nego di averlo pensato.
Voi siete stati alla fiera? Che impressioni ne avete avuto?

Per passare all’Ora della Terra, leggo al volo su EcoBlog che l’Italia per questo evento non ha fatto granché.
Si trattava di spegnere per un’ora, sabato 26 dalle 2030 alle 2130 luci e consumi vari. Questo per sensibilizzare il pianeta intero su quanto valga un uso delle risorse fatto con criterio.
L’Italia però è fatta sia enti che di singole persone, e le persone si sono sentite coinvolte? Sì, molte città hanno aderito con medio entusiasmo (pare che il Duomo di Milano sia rimasto acceso, confermate?), ma il sito promo con dentro la Maugeri e altri mi è sembrato un po’ poveretto, senza nessun contributo da parte di lettori o fan.

Io stessa devo dire che, essendo in quell’ora a Bologna per uno stage di capoeira, non ho minimamente guardato l’orologio, e però posso vantarmi di non aver fatto la doccia e quindi non aver sprecato acqua (zozzona, ma mi son lavata a pezzi, con i piedi tirati su nel lavandino e i muscoli doloranti), di aver mangiato per tutto il weekend con moderazione anche se non completamente vegano ma a km0 più o meno (lo spritz si può definire a km0?), di aver scroccato il viaggio su un’auto ibrida e aver staccato tutte le spine (compresa la mia hi-fi libera) di casa prima di partire. Poi?
Vabeh, ma non importa cosa ho fatto io.
Voi in che modo vi siete dedicati o non dedicati all’Ora della Terra?
Credo che molti di voi come me non ne abbiano avuto semplicemente l’opportunità, presi come siamo dai nostri giusti impegni.
Comunque mi piace pensare a qualche famiglia che si organizzi per passare coi bambini un’ora senza luce né altri consumi mangiando crudité o giocando alle ombre cinesi con le candele nel calore di un salotto, o ad amici che giocano al gioco della bottiglia in un buio lievemente allusivo.

Ma forse abbiamo un po’ perso questo senso del romanticismo, che dite?


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