Doppio raid americano. Fallita morte leader Al Shabaab

Photo credit: isafmedia / Flickr / CC BY 2.0.

Trapelano da diverse fonti le notizie di un doppio raid americano contro il terrorismo in Africa, uno in Libia contro Al Quaeda e l’altro in Somalia contro gli Shabaab. Il secondo intervento del doppio raid americano, con la partecipazione dei Navy Seal, è stato nella città di mare di Beware, in Somalia. I Navy Seals avrebbero attaccato uno degli edifici della città prima dell’alba, con l’obiettivo, non confermato, di eliminare il leader del gruppo limitante somalo Al Shabaab, Abu Diyad, responsabile del sequestro di ostaggi e della sparatoria nel centro commerciale Westgate di qualche settimana fa. L’operazione è stata compromessa perché le forze speciali degli Stati Uniti avrebbero riscontrato una resistenza più forte del previsto e quindi l’operazione sarebbe stata annullata prima di confermare la morte del leader degli Al Shabaab. Ieri il gruppo militante di matrice islamica aveva appunto dichiarato di aver subito l’attacco da parte di forze speciali occidentali, dichiarando anche la perdita di un miliziano, ma smentendo il coinvolgimento di uno dei loro leader. Gli Shabaab, nel loro comunicato, avevano dichiarato inizialmente di aver respinto con perdite un’azione militare congiunta di forze inizialmente definite come “britannico-turche“, di nazioni che però hanno smentito la loro partecipazione. Secondo le fonti americane nessun Navy Seal è rimasto ferito nell’operazione. Il segretario di Stato statunitense John Kerry ha dichiarato domenica 6 ottobre che il doppio raid americano dimostra che “I terroristi possono scappare, ma non possono nascondersi”. Per quanto non ci siano state conferme in proposito, quasi tutti i commentatori concordano sul fatto che i due raid non sono collegati, ma che portarli a termine contemporaneamente è stato un segno di determinazione dell’amministrazione americana e un deliberato sfoggio di forza e capacità organizzativa. Questo doppio raid americano, dimostra l’attivismo dell’amministrazione americana nell’uso delle forze speciali per eliminare singoli obiettivi, infliggendo quindi danni strategici alle organizzazioni terroristiche e cercando di isolare i vari gruppi eliminando le personalità nevralgiche di collegamento e di organizzazione.