Una serata sopra le righe e la seguente nottata di ardente passione, scatenano in Albertine e Fridolin, una giovane coppia della Vienna borghese degli anni ’20, la necessità morbosa di rivelarsi a vicenda i segreti degli amori passati, i desideri inespressi, le esperienze mancate, i sogni. Si tratta di accenni maliziosi e racconti forse inventati o travisati, ma tanto basta per insinuare il dubbio e il turbamento nelle menti dei due coniugi. In particolare, la confessione di un’avventura prematrimoniale mancata di Albertine innesca una reazione a catena nell’animo di Fridolin, medico di professione, che lo porta dapprima a considerare le avances della figlia di un suo paziente, quindi a cercare conforto nella compagnia platonica di una prostituta e infine a scoprire un mondo sommerso: si intrufola, non invitato, in un ballo in maschera indetto da una società oscura e pericolosa con regole spiegate, nel quale aleggia lo spirito della perversione. È sul punto di lasciarsi sedurre, quando, scoperto, si salva solo grazie all’aiuto di una donna dal volto mascherato. Nel frattempo l’irrequietezza di Albertine si esprime attraverso sogni torbidi e confusi che la vedono preda di amanti mancati e carnefice del suo coniuge Fridolin. Il tutto culmina con l’irreparabile: la visita da parte di Fridolin all’obitorio dove giace il cadavere di una sconosciuta in cui egli tenta di riconoscere le fattezze conturbanti di colei che l’ha aiutato a fuggire dal ballo in maschera.
La locandina di “Eyes Wide Shut”, film di Stanley Kubrick del 1999 con Nicole Kidman e Tom Cruise.
È sconcertante l’attualità degli argomenti di Arthur Schnitzler nella novella “Doppio Sogno” (titolo originale Traumnovelle). Scritta nel 1925 e pubblicata per la prima volta a puntate su una rivista austriaca, si avvale della mescolanza degli elementi onirici e degli eventi notturni per raccontare il senso di insoddisfazione che è nell’animo dei due protagonisti, traditori, sebbene soltanto nelle intenzioni, con l’unico fine di suscitare la gelosia vicendevole e il desiderio di disgregare il loro legame profondo e sincero per il solo gusto del disfattismo.
Gli eventi si susseguono così con risvolti profondi e mai banali attraendo anche il lettore nel “doppio sogno” dei protagonisti, nell’agonia di una coppia perfetta,in disfacimento. L’opera è breve ma di grande intensità. Il linguaggio semplice e lo stile scevro da giudizi morali, la rendono godibile e di facile fruizione anche per il lettore di oggi, nel quale rimarrà un indefinito senso di irrequietudine anche dopo averne terminato la lettura. La novella ha ispirato Stanley Kubrick per il suo ultimo film Eyes Wide Shut, con Nicole Kidman e Tom Cruise.
Arthur Schnitzler (1867 – 1931), nato e vissuto a Vienna, ha praticato la professione di medico, pur serbando per tutta la sua vita la passione per la scrittura e acquisendo fama come scrittore e drammaturgo. La reciproca stima e una fitta corrispondenza epistolare hanno legato l’autore a Sigmund Freud, il padre della psicanalisi. Attratto dall’approfondimento psicologico delle tematiche amorose, Schnitzler ha ottenuto il successo come drammaturgo benché le sue opere teatrali abbiano spesso suscitato scandalo e polemica: tra queste Amoretto, Girotondo e Intermezzo, che sono tutt’ora rappresentate. Per la narrativa, ricordiamo, oltre a Doppio Sogno, Il ritorno di Casanova, pubblicato nel 1918.
Anna Giraldo