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Dormi male? Vai dal dentista!

Creato il 11 dicembre 2015 da Slowsleep

Novità nel settore della medicina del sonno: scendono in campo gli odontoiatri. No, non si tratta dell’ennesima goliardata che circola in rete, da pochi mesi infatti il Ministero per la Salute ha emanato le “Linee guida nazionali per la prevenzione e il trattamento odontoiatrico della sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS)”. I disturbi da OSAS colpiscono fino al 4% degli uomini e il 2% delle donne.

Il Ministero individua nei dentisti i soggetti adatti a valutare “l’accumulo di tessuto adiposo nella regione sottomentale e negli spazi retro-faringei” che riduce la capacità di ossigenazione e a consigliare una terapia con appositi dispositivi chiamati “intra orali” (OA).

La terapia odontoiatrica per le apnee può essere utile anche per diminuire o eliminare il russamento, si tratta di un piccolo apparecchio che sposta in avanti la mandibola, tenendola chiusa. In molti casi l’apparecchio applicato dal dentista può essere l’alternativa sopportabile alla cosiddetta “ventiloterapia”, una respirazione forzata attraverso una mascherina. Se la ventiloterapia è mal tollerata da un gran numero di persone, oltre l’ottanta per cento dei pazienti è in grado di indossare per tutta la notte un apparecchio intra orale senza alcun problema.

Secondo i dati del Ministero le conseguenze della sindrome delle apnee ostruttive sono: stanchezza e sonnolenza, mal di testa, rischio di incidenti stradali (da 3,5 a 8 volte sopra la media), deficit cognitivi (difficoltà di concentrazione, memoria e attenzione), depressione del tono dell’umore, impotenza.

Da alcuni anni è attiva la Società Italiana di Medicina del Sonno Odontoiatrica.

In caso di sonno difficile quindi, un bel controllo dentale è proprio quello che ci vuole, e quando si è dal dentista…  una carie la si trova sempre 😉


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