Magazine Cinema

Dov’è andata, la Rivoluzione?

Creato il 22 agosto 2011 da Einzige

Dov’è andata, la Rivoluzione?
I.emergenze e dissoluzioni
per secoli siamo rimasti sotto il caldo e paternalistico cono d’ombra del concetto di dio, consci, felici e contenti che questa è la sua verde terra e che niente poteva andarci peggio, che se qualcosa di storto succedeva era una sorta di punizione per le nostre lascivie e malefatte.ecco poi che, d’un tratto, escono fuori le innovazioni tecnologiche e l’uomo scopre un nuovo dio: la scienza. che- è proprio il caso di dirlo- è divenuto anche più pervasivo e invadente dell’altro dio- quello della chiesa e dei preti- almeno nel nostro quotidiano; non c’è nulla (o meglio: veramente poco) che la scienza non sia in grado di spiegare o fare, ci affidiamo ai suoi marchingegni e, senza di questi, ci sentiamo persi: senza le tecnologie siamo calati in un silenzio assordante, a tu per tu con il battito del nostro cuore, un qualcosa che non siamo più capaci di affrontare (e ascoltare).
II.tracollo
il frutto di questa iper-efficienza positivista è, però, un vuoto insormontabile a livello culturale. il relativismo ha fatto tabula rasa di tutto, ponendo le basi per qualcosa di enormemente benefico, ovvero la possibilità di una vera e propria ri-generazione e dis-intossicazione: la ridefinizione radicale di noi stessi (l’Uomo), dei rapporti tra di noi (le Istituzioni) e del rapporto con la natura (l’Eco-nomia). il punto è che, invece, il relativismo e l’interpretazione spiccia che se ne fa ci hanno scaraventati ancor più in basso, a un livello sub-animale in cui valgono solo fondamentalismi, violenze e il ricorso a un immaginario barbarico e, sempre più sovente, post-apocalittico, realizzando quel proclama oscurantista che percorre la storia dell’occidente come fosse la sua spina dorsale: uomo contro uomo, homo homini lupus, secondo una linea di pensiero che va da Tucidide a Kant.
III.un brusco risveglio
i figli del sub-urbanesimo degradato e indegno hanno iniziato a svegliarsi e a reclamare anche loro quella fetta di “benessere” che lo spirito dei tempi ha imposto come status symbol assoluto, assolutista e totalitario. il rumore dei vetri infranti senza motivo è il suono che più ci terrorizza: ribelli senza causa. è incontrovertibilmente chiaro che il sistema istituzionale (famiglia, scuola, stato, chiesa, esercito) è incapace di gestire il caos che genera e che ha generato, decretando il fallimento della Politica come forma coercitiva, gerarchica e autoritaria: ora è decisamente il caso di convogliare frustrazione e desiderio di libertà per cercare di trovare la serenità (che è la cosa che più manca di questi tempi) e abbattere il fantasma tarlato del Dominio.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • The Green Inferno – Nuovo trailer e conferma della release italiana per il 24...

    Nessuna buona azione resterà impunita. Così recita il nuovo trailer italiano di The Green Inferno, film diretto da Eli Roth, che non altro che è un omaggio al... Leggere il seguito

    Da  Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • It follows

    follows

    Devo chiedere a qualche esperto come mai arrivo sempre in ritardo nel vedere le cose, nonostante nel mondo reale spacco il minuto con la mia puntualità. Leggere il seguito

    Da  Jeanjacques
    CINEMA, CULTURA
  • The Take

    Take

    Quando i film si fanno ad episodi.Da queste parti ci sono almeno due sicurezze:1. Gli inglesi ci sanno fare meglio di tutti nelle serie TV2. Tom Hardy è un... Leggere il seguito

    Da  In Central Perk
    CINEMA
  • Master Blaster al Fantafestival

    Master Blaster Fantafestival

    La camera delle bestemmie, colonna sonora : Freaks in uniform delle Horropops.La mia vita è caotica, chi mi conosce lo sa benissimo. Leggere il seguito

    Da  Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • No Mercy ( 2010)

    Mercy 2010)

    Un cadavere orrendamente mutilato viene trovato da una birdwatcher e dal suo amico nascosto malamente in riva al fiume. Gli arti e la testa sono stati separati... Leggere il seguito

    Da  Bradipo
    CINEMA, CULTURA
  • Recensione #28 - Wolf Creek 2

    Recensione Wolf Creek

    Dite la verità, siete rimasti affascinati dal nostro amico Mick Taylor, vero? Beh, se avete seguito il consiglio mio e di Gloria nella recensione di ieri e vi... Leggere il seguito

    Da  365 Film
    CINEMA, CULTURA