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Il buon Salvatore è in aula processato per aver cercato di entrare abusivamente nel carcere, incredibile ma vero. Durante il processo racconterà ai giudici e ad un pubblico curioso la sua drammatica vicenda, talmente scoraggiante sulla onestà dell'umanità c.d. "libera" da averlo portato a un gesto di quel genere, a voler tornare nel carcere da dove era uscito da poco, dopo oltre 20 anni di detenzione.
La storia comincia nel 1930 quando Salvatore, nella sua bottega di barbiere, uccise il suo migliore amico perché la moglie gli disse che egli la insidiava. Da quel fatto quindi la carcerazione. E' entrato in carcere prima della guerra e ne esce che è finita da un pezzo.
Tornato libero e pure ormai vedovo dovrà cercare di rifarsi una vita, una cosa difficilissima. Ci sono necessità ma anche dei bisogni, come quello di una donna, una famiglia. Le persone che incontrerà però tenderanno tutte a sfruttarlo in qualche modo, fino a quando troverà la famiglia della ex moglie, piuttosto arricchita e stranamente disponibile nei suoi confronti, nel dargli vitto e alloggio e pure una donna da amare, di fatto. Ma Salvatore scoprirà tutto quello che c'è dietro, quanto basta per preferire l'onestà dei suoi amici carcerati e fare il gesto che sappiamo.
Non è il Totò che "fa ridere". In qualche momento sì, come durante le scene in tempo reale nel tribunale, ma per il resto è una storia drammatica, triste, anche un po' pessimista, non me l'aspettavo così tanto. E' un disincanto senza sosta la sua uscita dal carcere. Se era normale e prevedibile che la città fosse cambiata, la delusione grande arriva dalle persone, delle quali scoprirà disonestà e crudeltà per lui insospettabili. Forse Salvatore, durante il carcere, pensò che quel tipo di comportamenti finissero tutti tra quelle mura e che fuori di lì regnassero alti valori, e invece...
Film un po' strano, mischia realismo "duro" a momenti da commedia in modo non sempre prevedibile, ci sono pure delle (belle) canzoni dell'epoca cantate da Totò, e qualche romanticheria, così, come se non sapesse bene da che parte stare. La storia però è carina, con qualche spunto interessante anche se con aspetti molto poco plausibili, e poi appunto c'è Lui, l'Attore per eccellenza.
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