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Dove fu costruita la Torre di Babele?

Da Straker
Dove fu costruita la Torre di Babele?
Lo storico britannico David Rohl ha recentemente ipotizzato che Eridu e non Babilonia fosse il centro in cui fu eretta la celebre torre menzionata e descritta nella Bibbia. La congettura si sostanzia delle seguenti ragioni. [1]
Le rovine della ziggurat di Eridu sono ben più grandi e più antiche di tutte le altre disseminate nella Mesopotamia: le vestigia di Eridu sembrano coincidere con la rappresentazione biblica dell'incompiuta torre di Babele. Eridu, il cui nome dovrebbe valere “città costruita lontano”, è ritenuta la più antica “polis” sumera.
Un nome di Eridu nei logogrammi cuneiformi è pronunciato "Nun.Ki" (il luogo potente, ki si può rendere con “terra”, “regione”, “luogo”), ma molto più tardi lo stesso "Nun.Ki" fu inteso a designare la città di Babilonia. Qui fu edificato un tempio al dio Marduk, con sei piani sovrapposti di pianta quadrangolare.
La più recente versione greca della Lista dei re di Berosso (III sec. a.C. circa) indica, nelle prime versioni Eridu come la città in cui per la prima volta "la regalità calò dal cielo". [2]
Rohl ed altri, inoltre, identificano il re biblico Nimrod, costruttore di Erech (Uruk) e Babel, con il leggendario Enmerkar citato nella Lista dei re, noto per aver costruito templi sia nella sua capitale Uruk sia ad Eridu. Tenendo conto che originariamente l’ebraico si scriveva senza le vocali, il nome israelitico NMR combacia con quello sumero NMR, togliendo kar che significa “cacciatore”. Nella Bibbia (Gen. 10:9) Nimrod è definito “gran cacciatore” al cospetto di Dio. Alcuni studiosi credono di poterlo identificare con il sumero-accadico Ninurta, dio della guerra e patrono della caccia, figlio di Enlil o Bel e di Ininni. Era chiamato “la freccia, l’eroe potente”. Il suo simbolo era un’aquila con le ali spiegate.
A proposito dell’epiteto “cacciatore” non bisogna pensare solo all’attività venatoria. La "Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature of M'Clintock and Strong" osserva: “Che la potente caccia non si limitasse agli animali è evidente dalla stretta connessione con l'edificazione di otto città... Ciò che Nimrod fece come cacciatore fu il preludio di ciò che fece poi come conquistatore. Fin dall'antichità caccia ed eroismo erano particolarmente e naturalmente associati. Anche i monumenti assiri raffiguravano molte scene di caccia e la parola è spesso impiegata in riferimento a campagne militari.Pertanto caccia e battaglia, che nello stesso paese in epoche successive furono così intimamente legate, potrebbero essere qui associate o coincidere. Il senso allora sarebbe che Nimrod fu il primo a fondare un regno dopo il diluvio, per unificare la frammentaria autorità patriarcale e consolidarla sotto di sé come unico capo e signore; e tutto questo in opposizione a YHWH, trattandosi di una violenta ingerenza del potere camitico in territorio semita”.
La confusione delle lingue, successiva alla distruzione della torre, è considerata da Rohl più che altro come uno stato de facto, ossia come la coesistenza nella terra di Sumer di diverse etnie, ognuna con il suo idioma: genti presumeriche, Sumeri, Accadi...
Le conclusioni, cui sono giunti Rohl et al., confermano che la Bibbia è un libro storico: come tutte le opere storiografiche, contiene preziose informazioni sul passato accanto ad inesattezze più o meno intenzionali. Il testo in oggetto deve essere interpretato attraverso gli strumenti dell’archeologia, della linguistica comparata, dell’antropologia etc.: non può essere inteso in senso letterale, ma è auspicabile individuarne sovrapposizioni, addentellati, incongruenze, riscontri per recuperare il più possibile ragguagli spesso nascosti sotto spessi strati di volgarizzazioni.
Meritoria quindi l’indagine di Rohl che, come vedremo, tende a convergere, in assenza di qualsiasi influsso, con le acquisizioni di ricercatori non allineati.
[1] David Michael Rohl (Manchester, 12 settembre 1950) è un egittologo britannico ed ex direttore dell'I.S.I.S. (Institute for the study of interdisciplinary sciences): nel 1980 propose alcune ricostruzioni non convenzionali, rivedendo la cronologia dell'antico Egitto e di Israele. Attualmente vive a Marina Alta, Spagna.
[2] Berosso (secc.IV-III a. C.) fu storico babilonese. Sacerdote di Marduk, espose in greco la cosmologia, la mitologia, l’astronomia e la storia mesopotamica dall’era antidiluviana ad Alessandro Magno, nei tre libri di Babyloniakà fondati sui testi cuneiformi. Ne restano frammenti pervenutici per tradizione indiretta.
Fonti:
Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, a cura M'Clintock e Strong,1894, vol. VII, p. 109
Enciclopedia dell’antichità classica, Milano, 2005 s.v. Berosso
A. Mercatante, Dizionario universale dei miti e delle leggende, Milano, 2001. s.v. Babele e Nimrod


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