Dove investono gli italiani

Ad inizio ottobre è stato fatto un sondaggio dalla società Acri-Ipsos su di un campione di mille persone; il fine è quello di comprendere in cosa investono gli italiani.

La parola d’ordine tra gli italiani sembra essere la prudenza negli investimenti; si registra un abbandono dei bond societari per investire in settori reputati maggiormente tranquilli e così chi ha la possibilità di investire o lo fa nel mercato del mattone o comprando prodotti finanziari che presentano la caratteristica di avere un basso livello di rischio e consequenzialmente un ridotto margine di guadagno.

I bond sono dei titoli rilasciati dalle società che danno diritto al  rimborso del capitale più gli interessi maturati; la finalità di questo istituto è quello di dare liquidità per le aziende ed un auspicabile margine di guadagno per chi effettua questi investimenti.

L’abbandono dei risparmiatori verso questo tipo di investimento è un segnale preoccupante, indica la sfiducia dei risparmiatori verso le società, il timore è quello che le aziende possano da un momento all’altro fallire, probabilmente il crack Parmalat è una vicenda ancora troppo recente per essere dimenticata da chi ha investito in quella società perdendo i suoi risparmi, ma forse, ed è questo il dato più significativo, c’è un atteggiamento di scetticismo non sono e non tanto nei confronti delle società ma in chi è deputato ai controlli sulla stabilità del sistema azienda.

E anche qui il crack della Parmalat ha messo in luce l’incapacità della Consob e della Banca d’Italia di intervenire repentinamente per evitare tutto quello che poi è successo.