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Dove la moneta non sente la crisi: quanto costano gli Europei 2012?

Creato il 17 giugno 2012 da Propostalavoro @propostalavoro

Dove la moneta non sente la crisi: quanto costano gli Europei 2012?

 

Mentre i principali paesi dell’eurozona cercano una via d’uscita alla crisi e all’andamento negativo dei mercati, un’altra parte dell’Europa, quella delle nazionali di calcio, è impegnata in ben altri affari: il giro di soldi generato dagli Europei del 2012. Il mercato calcistico, infatti, non sembra essere stato toccato dalla crisi, qui i soldi ci sono ancora e a quanto pare girano anche alla grande. Proviamo a dare un’occhiata alle cifre che si prevede verranno incassate o spese al termine del campionato.

 

La Union of European Football Associations, meglio nota come UEFA, guadagnerà 1.355 milioni di euro di cui: 125 milioni dalla vendita dei 1.400.000 biglietti per assistere alle partite, 290 milioni da sponsor e attività commerciali, 840 milioni invece saranno i ricavi della vendita dei diritti tv. In Italia ad esempio e alla Rai nello specifico, gli Europei 2012 e le Olimpiadi di Londra costeranno in totale 140 milioni di euro, cifra che porterà ancora più in rosso i conti di viale Mazzini che per questa spesa vedrà superare le uscite per il 2012 di 16 milioni rispetto alle entrate. Per quanto riguarda la cifra dei premi per le 16 nazioni presenti si parla di196 milioni complessivi. Nello specifico 8 milioni garantiti a tutte le squadre che si sono qualificate, un milione per ogni vittoria nel girone e 500 mila per il pareggio, due milioni per la vittoria nei quarti; tre per la semifinale, 4,5 per chi perde la finale, 7,5 per chi la vince.

E veniamo adesso ai veri protagonisti di questo europeo: la Polonia e l’Ucraina, le due nazioni che ospitano l’evento. La Polonia rappresenta una sorpresa e un’eccezione nell’economia europea, infatti, mentre la crisi economica degli ultimi quattro anni ha visto il pil dei paesi europei scendere dello 0,5 %, quello polacco è cresciuto del 15 % e tra i Paesi degli ex regimi socialisti risulta essere sicuramente quello caratterizzato dall’economia più dinamica. La Polonia ha investito circa 20 miliardi di euro di cui solo il 5 per cento per la costruzione degli stadi perché tutto il resto è servito per ammodernare le infrastrutture del Paese. La nazione ha puntato infatti sul ritorno di immagine e sul turismo futuro e probabilmente Euro 2012 offrirà profitti più che altro sul lungo periodo. Per l’Ucraina invece la situazione è un po’ diversa poiché i conti pubblici sono poco trasparenti: il presidente Yanukovich ha fissato il totale in circa 3,5 miliardi di euro, ma secondo la denuncia della leader dell'opposizione ucraina Yulia Timoshenko  le spese sarebbero state 8 miliardi, di cui almeno uno per le tangenti.

Insomma questo europeo ha generato in totale un giro d’affari di 4.5 miliardi di euro complessivi e probabilmente premierà la crescita di un paese emergente come la Polonia. Nel frattempo a Bruxelles si fanno i conti con la Spagna e con la Grecia, che invece sul campo dell’europeo se la stanno cavando bene, la Grecia è arrivata ai quarti, la Spagna è prima nel suo girone. E l’Italia? In Italia intanto è scoppiato lo scandalo del calcio scommesse e di solito, quando scoppia lo scandalo, la Nazionale offre le sue migliori performance.


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