Continua il Viaggio nel Paese del Sol Levante
Quando si vuole conoscere la cucina di un paese l’aeroporto non è il posto migliore, ma questo non è una scusa per accontentarsi di un panino di McDonalds o un anonimo tramezzino.
Il fatto però che tutti i ristoranti giapponesi nell’aeroporto hanno cartelloni scritti solo in giapponese non aiuta a farsi coraggio e ordinare (ad un personale che, almeno nel posto dove ho mangiato io, non parla l’inglese). Sapendo che comunque prima o poi avrei dovuto ordinare in un posto del genere, mi sono lanciata. Nonostante la grande quantità di manga e anime che ho letto o visto io so poco e niente di cultura giapponese, soprattutto di cucina. Quindi non sapevo cosa fossero i
takoyaki, che all’esterno possono sembrare banali polpette. Fortuna che non ho nessun problema con il polpo che, con mia sorpresa, contenevano. Il fatto che la prima
riga di wikipedia dica che il nome, takoyaki, letteralmente, significhi polpo fritto è piuttosto indicativo, ma non siamo ancora tutti connessi 24h su 24 alla wiki.
Il bar (pub? ristorante?) specializzato in takoyaki di cui vi parlo si trova al quarto piano del terminal 2 dell’aeroporto internazionale di Narita e ve lo consiglio vivamente. L’acqua non si paga, vi metteranno un bicchiere davanti, con molti cubetti di ghiaccio, appena ordinerete. Man mano che bevete una ragazza provvederà a riempirlo. Ci sono comunque anche diverse birre fra cui scegliere, sake, the, coca-cola e delle bevande che non sono riuscita a riconoscere.
Per gli standard di qui ho chiaramente le maniere a tavola di un maiale, ma tutti sono stati molto gentili e mi hanno corretto e spiegato come si mangia questo piatto: quella che ti portano non è una zuppa da bere, serve per immergerci le Takoyaki prima di mangiarle… Nonostante le mie insistenze sul fatto che era abbastanza buona da meritarsi certamente di essere bevuta da sola, almeno quando le Takoyaki sono finite, ho dovuto desistere! Poco male, tanto di brodi e zuppe ben più gustose sembra che sia pieno il Giappone.