Magazine Talenti

Dove sei Stato?

Da Fishcanfly @marcodecave

Dove sei Stato durante tutto questo tempo, mentre noi eravamo?

Eravamo ai mondali del 1982 e abbiamo esultato con il bottone fuoriposto del Presidente Pertini.

Eravamo inerti davanti alle stragi (Capaci, Piazza Fontana, Bologna) ma eravamo anche arrabbiati e avevamo voglia di ricominciare.

Eravamo davanti ai televisori: Kosovo, Libano, Afghanistan, Tunisia. Ma non era una crociera nel Mediterraneo. Assomigliava più a una sorta di “crociata”.

Eravamo pronti a farci valere, a non vacillare. Eravamo nazione, e lo siamo ancora.

Ma la libertà va tenuta d’occhio, non nel senso di “controllata”, ma nel senso di “tutelata”. La conservazione di uno stato libero del cittadino è un passo ancora più delicato che non la conquista dello stesso. Anzi, è nella difesa costante delle libertà civili che risiede la vera conquista. Ad accendere un cerino ci vuol poco, difficile è tenere accesa la fiamma. Basta un colpo di vento, una distrazione, e la fiamma trema. La libertà è un fuoco che va alimentato ogni giorno perché possa illuminare le notti più scure.

Primo dovere del cittadino è: pensare.

“Pensare” è un diritto/dovere implicito. Non è scritto da nessuna parte, è “quasi ovvio” come era ovvio dove si trovasse la lettera nascosta di Edgar Allan Poe, così ovvio che potrebbe saltare come premessa, essere sottovalutato, e quando si sottovaluta si finisce con il dimenticare, e quando si dimentica: la Storia ripete i suoi orrori.

Ma la Storia non è un videogame con dei punti di salvataggio che puoi fermarla. Va avanti. Mentre respiriamo, mentre mangiamo, mentre tiriamo lo sciacquone, la Storia è.

Il problema non è pertanto strettamente filosofico (o nel suo esserlo ci riguarda appunto confidenzialmente, dal momento che la filosofia tenta di risolvere gli unici reali problemi umani).

Secondo la mia modesta opinione ci troviamo di fronte a una ridefinizione geopolitica e culturale del concetto di sovranità. Lo stato nazionale sta attraversando una nuova fase di gestazione. Non so bene cosa ne verrà fuori: se un mostro a dieci teste o una nuova Atlantide. Ma so per certo che siamo nel mezzo.

Raccolgo in giro per l’Italia alcune ordinanze. Una di queste vietava la vendita di bevande tanto alcoliche che non alcoliche dopo le ore 21:00 o, per meglio precisare, la consumazione al di fuori del locale.

Il cittadino deve chiedersi perché non può bere acqua al di fuori del locale.

H2O. Il mercato nero dell’acqua apre alle 21:01.

Ma non perdiamoci in queste contingenze. Impariamo a guardare le cose dall’alto: una prospettiva globale delle situazioni, finanche delle singole ordinanze. Chiediamoci sempre dove stiamo andando.

Guarda dove vai, Italia.

Dove sei Stato?

Guardati un po’, quanto sei bella.

1,2,3…Stella. Chi è Stato?

Dove sei Stato?



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine