Le informazioni che seguono sono tradotte dal libro della collana Eyewitness Travel Travel: Where to go When, curato da Craig Doyle.
Indonesia – stupa a Borobudur e Monte Merapi sullo sfondo (foto di ctsnow da Wikipedia*)
Avventura monumentale.
Percorrendo la parte centrale dell’isola di Giava, tra le rigogliose piantagioni e i terrazzamenti per la coltivazione del riso, Borobudur non si intravede finché non si arriva all’ingresso del sito. Poi, attraverso gli alberi di fuoco e i palmeti, improvvisamente si materializza – una massa compatta di pietra grigia. È solo scalando il primo dei nove livelli che compongono l’immensa struttura che se ne distinguono le torri, le nicchie e i pannelli intagliati, sormontati da 72 stupa e un ultimo, enorme, stupa centrale.
Borobudur è uno dei monumenti religiosi più grandi al mondo: rappresenta il Monte Meru, la mitica montagna cosmica degli hindu. Questa manifestazione terrestre dell’universo fu costruita nell’VIII sec. con un milione e mezzo di blocchi di andesite vulcanica – un eccezionale atto di devozione. Vi si può girare intorno a tappe, come fanno i pellegrini, cominciando dalle cinque terrazze quadrate, procedendo attorno alle tre circolari e terminando con lo stupa più elevato, dove potrete inspirare la bellezza della verde campagna circostante.
Prima di essere riportato alla luce da Thomas Stamford Raffles nel 1814, Borobudur fu ricoperto dalle ceneri vulcaniche e dalla giungla per circa un migliaio di anni. La sua forza risiede nei suoi cinque livelli di sculture sublimi. Preparatevi a una lunga camminata (5 km) per esaminare le immagini ai piani inferiori, che ritraggono la vita quotidiana nell’VIII sec., presentando le attività del villaggio, i pescatori, gli animali, la cucina e il bucato. Più in alto si trovano dediche alla vita del Buddha, il quale viene mostrato adornato di orecchini e collane mentre i fedeli gli portano doni e i musici suonano i loro strumenti. Sulle terrazze superiori, gli stupa più piccoli contengono dei Buddha in meditazione, ma, in cima, lo stupa centrale è misteriosamente vuoto, il che indica il nirvana, lo stadio finale dell’inesistenza. Riemergendo, con solo il cielo sopra di voi e in basso le pianure che si estendono verso l’imponente Merapi, il vulcano più attivo della Terra, vi sentirete improvvisamente liberi.
Questa serenità ha vita breve, visto che gli indonesiani vengono qui per suonare o passeggiare con gli amici: è il luogo più famoso del Paese e non più un monumento religioso. Di ritorno nel paesaggio tropicale, però, non potrete fare a meno di ritenere di aver avuto una visione dell’essenza divina.
Il Monte Merapi
Il vicino Monte Merapi, lo spettacolare vulcano che si ammira da Borobudur e il cui nome significa “montagna di fuoco”, viene venerato come sacro. È alto 2.914 m e spesso presenta pennacchi di fumo. Durante il mese di maggio 2006 si ebbero flussi di attività vulcanica considerevole, che costrinsero migliaia di abitanti ad abbandonare la zona. Si è stabilizzato in seguito al crollo di una cupola di lava che si era formata alla sua sommità. Si pensa che il Merapi sia eruttato nel IX sec. e che le sue ceneri abbiano ricoperto Borobudur, lasciandolo così nascosto per un millennio.
- Diario giavanese: quattro giorni tra le rovine
Nonostante spesso sia umido, ad agosto i cieli tendono a essere tersi dato che le piogge sono finite da parecchio. Yogyakarta è un buon posto in cui fare base durante la vostra visita poiché si trova a soli 40 minuti dal sito e vi darà la possibilità di esplorare la zona circostante. Per prolungare il viaggio, Bali è facilmente raggiungibile da Giava.
giorno 1: raggiungete Borobudur prima delle 6 del mattino, in modo da potervi godere l’atmosfera mistica che lo circonda all’alba. Passate la giornata lungo il circuito di 5 km che circonda i vari livelli: camminate in senso orario e ammirate i rilievi nel settore inferiore, che rappresentano la vita di tutti i giorni. Ritardate la scalata alla cima fino a pranzo, quando i gruppi organizzati si disperdono, così da poter contemplare (relativamente) in pace lo stupa vuoto. Trascorrete il pomeriggio visitando la campagna circostante, magari a dorso d’elefante. Ritornate al tempio prima delle 18 per vedere lo splendido tramonto.
giorno 2: fate un giro di Yogyakarta: per prima cosa dirigetevi alla città vecchia, dove troverete il Kraton, un elegante palazzo tuttora in uso; godetevi il pranzo in un warung (bancarella di alimentari) prima di ispezionare i negozi – la città è un centro importante per l’arte giavanese, quindi è un ottimo posto per acquistare dei batik. Di sera assistete a un tradizionale spettacolo di marionette oppure trovate una rappresentazione teatrale o musicale.
giorno 3: ritornate in campagna per visitare il piccolo tempio Candi Mendut, che si pensa sia stato costruito per fare da indicatore per Borobudur. Da qui potete proseguire fino al tempio hindu di Prambanan, dove da maggio a ottobre, durante la luna piena, dalle 19,30 alle 21,30 viene rappresentato il Ramayana: se vi trovate sul posto a quell’ora, fermatevi per guardare le danze tradizionali e immergervi nel clima animato.
giorno 4: ritornate a Borobudur per esaminare ulteriormente le rovine, oppure visitate la tranquilla cittadina di Surakarta (Solo, ndCITS), che ospita due palazzi reali e il più grande mercato di batik dell’isola.
- Cosa fare e cosa non fare
Sì: ricordatevi che i cancelli non vengono aperti fino alle 6, quindi prendete in considerazione l’ipotesi di fare un tour speciale all’alba che vi consentirà di entrare presto.
No: non dimenticate che questo è un monumento sacro per i buddhisti, nonostante attualmente Giava sia musulmana.
Sì: evitate le comitive di turisti facendo uno spuntino in loco quando vanno a pranzo.
Sì: prendete una guida del posto che vi descriva le sculture: ciò vi aiuterà ad acquisire una conoscenza più approfondita del monumento.
- Informazioni utili
- Arrivare: Borobudur si trova sull’isola di Giava, in Indonesia. I voli internazionali arrivano a Giacarta, che è collegata agli aeroporti domestici di Yogyakarta e Solo: entrambi distano circa 40 minuti di automobile da Borobudur.
- Muoversi: gli autobus locali passano con frequenza attraverso tutta la regione, oppure si può ingaggiare un taxi. Il sito di Borobudur in sé si esplora al meglio a piedi e un trenino-navetta corre dall’entrata tutto intorno al tempio.
- Clima: la temperatura a Giava varia poco dai 27°C di media.
- Sistemazione: a Yogyakarta, Duta Guest House è incastonata in un giardino tropicale e decorata in maniera tradizionale (doppie da € 9), mentre il Grand Mercure Yogyakarta è un hotel in stile coloniale con grandi camere luminose (doppie da € 40 circa). Amanjiwo è un resort super-lussuoso con bellissime vedute di Borobudur (doppie da € 430 circa).
- Mangiare: il riso è un componente intrinseco della cucina indonesiana. I warung sono fantastici per provare cibi locali come sate (carne alla griglia) e mie goreng (noodle fritti): i piatti di solito costano meno di 1 euro.
- Prezzo per due persone: tra i 50 e i 75 euri al giorno, comprensivi di sistemazione, cibo e biglietti d’ingresso, ma può aumentare di molto.
- Ulteriori informazioni: www.tourismindonesia.com
guida di Borobudur su Wikitravel (EN)
* la foto è presa da qui