“Dracula di Bram Stoker”- regia di Francis Ford Coppola

Creato il 19 maggio 2011 da Temperamente

 “Benvenuto in mia casa. Entrate e lasciate un po’ della felicità che recate”. Questo è l’invito a mo’ di Dante che il Conte Dracula fa all’avvocato Jonathan Harker, appena giunto nel suo castello in Transilvania. Prima che esistessero le teensaga sentimental-pattumiere, dove il licantropo è avviluppato in un fascio di muscoli e il vampiro è un divo che non ha nulla di diabolico ma è tutto dandy;  prima che si sviluppasse la tendenza gotica e religiosamente paranormale di metà della produzione cinematografica degli ultimi anni, “Dracula di Bram Stoker”di Francis Ford Coppola ha creato il mito del non-morto (dopo altri capolavori come “Nosferatu il vampiro” o “Dracula il vampiro”), con cui tutti si sarebbero confrontati. Già il titolo la dice lunga sulla volontà di rispettare il romanzo omonimo, nonostante due cambiamenti significativi: il Dracula del film è più umano e meno mostro, ha scelto la via della dannazione per amore, e per amore ricerca la sua adorata in ogni dove; poi la sua figura, coacerva di influenze folkloristiche varie, si incentra soprattutto su quella storica e realmente esistita del condottiero Vlad III di Valacchia (che invece nel romanzo rimaneva una lontana ispirazione). Perciò s’incentra tutto sulla storia d’amore, con una protagonista, Mina (Winona Rider), che sceglie Jonathan (Keanu Reeves), ma poi si lascia ammaliare dal conte (Gary Oldman), ma anche sulla trasgressione (la Lucy assetata di carnalità) e sulle riflessioni scientifiche e religiose sull’argomento “vampiro” che nel romanzo dilagavano.

La mancanza di un mistero cartaceo denso che si svela molto lentamente è bilanciata da una regia sognante, innovativa, ricca di transizioni intelligenti, e una caratterizzazione del personaggio maligno per eccellenza che supera il maestro Stoker, rendendolo vivo. Anche Coppola, come Stoker, vuole impressionare, angosciare, e non può che farlo visivamente, fino a deformare il volto di Gary Oldman in un conte inquietante e truccato magistralmente (il “Miglior trucco” è stato uno dei tre premi oscar vinti dalla pellicola).

Marcello Cuomo

TITOLO : Dracula di Bram Stoker

Anno: 1992

Durata: 128 min

Regia: Francis Ford Coppola

Soggetto: “Dracula” di Bram Stoker


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