Dracula è morto a Napoli: la scoperta di un gruppo di studiosi

Scritto da: Luisa Cassarà 11 giugno 2014 in Notizie dal mondo Inserisci un commento 31 visite

Cosa ha portato Dracula in Italia?

Il conte Dracula è morto a Napoli e sempre qui è stato sepolto, proprio nel cuore della città. La notizia che da stamattina sta facendo il giro della rete tramite le pagine di tanti giornali sulle prime sembra uno scherzo, ma in realtà ha anche le caratteristiche di un romanzo: il perché lo capirete andando avanti con la lettura. La questione è seria: un gruppo di studiosi dell’Università di Tallin, in Estonia, sostiene di avere in mano documenti e prove per attestare la veridicità di questa affermazione ed adesso ha anche iniziato le ricerche sul territorio.

Abbiamo detto che la vicenda ha i contorni di un romanzo e per la precisione si potrebbe trattare di un bel giallo perché, come da copione, manca proprio il corpo del famoso Conte. Attualmente non sappiamo soltanto che Dracula è morto a Napoli, ma anche che la tomba si trova nella chiesa di Santa Maria La Nova. Il punto focale della ricerca è una lapide di marmo (nella foto) all’interno del complesso monumentale, ma per capire la storia bisogna partire dall’inizio.

E’ vero che Dracula è morto a Napoli?

Nel 1476 Il conte Vlad Tepes Dracula scomparve durante una battaglia e venne dato per morto: una delle sue figlie venne adottata da una donna napoletana e condotta nel Regno di Napoli, dove venne data in sposa ad un nobile della famiglia Ferrillo. Fin qui niente di strano, se non fosse per il fatto che in realtà Dracula non sarebbe morto in battaglia, ma fatto prigioniero dai turchi; riscattato dalla figlia venne quindi portato in Italia e venne seppellito proprio a Napoli alla morte.

La lapide di cui sopra appartiene proprio alla tomba di Ferrillo, “genero” del Conte e rivelerebbe che Dracula è morto a Napoli tramite una serie di riferimenti: in particolare, nel bassorilievo c’è la rappresentazione di un drago (Dracula) ed alcuni simboli di matrice egizia, che rappresentano il nome Tebe (Tepes). Per gli studiosi si tratta di prove inconfutabili, per tutti gli altri, di inconfutabile, c’è al momento soltanto il fascino della vicenda: si attendono nuovi sviluppi…

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