Draft 2011 tra sorprese, baci e lacrime

Creato il 24 giugno 2011 da Basketcaffe @basketcaffe

In attesa di conoscere gli sviluppi per la questione del lockout, la stagione Nba 2010-11 si è ufficialmente concluso con il Draft. Un Draft controverso, considerato con poco talento e praticamente nessuna stella, ma forse per questo sorprendente e divertente come pochi negli ultimi anni. Alla fine le trades non hanno sconvolto più di tanto le scelte, anche se qualcosina si è mosso.

CLEVELAND CAVS - Con la 1 hanno chiamato Kyrie Irving, non una sorpresa. Hanno deciso di puntare su di lui per la ricostruzione, un giocatore considerato di alto livello mentalmente, con coach Scott che per certi versi lo ha avvicinato a Chris Paul. Irving bene, Tristan Thompson magari meno. Alla 4 il sogno era Kanter ma perso lui, han preferito la prontezza del canadese da Texas piuttosto che attendere un anno Valanciunas. Thompson ha braccia lunghe, buon atletismo, gran stoppatore: però sbaglio o sembra la descrizione di Hickson e Varejao, già a roster dei Cavs? Occhio alla presa del secondo giro: Milan Macvan è una gemma.
MINNESOTA TWOLVES - Derrick Williams fa un po’ scopa con altra gente a roster ma non potevano passare così tanto talento. Poi hanno mischiato le carte cedendo Jonny Flynn e Motiejunas per portarsi a casa il contratto di Brad Miller (che credo transeranno…). I Twolves hanno già fin troppi giovani a roster e così alla fine di tutto hanno solo il saltatore da Arizona. Caro il mio Michael Beasley prepara le valigie…

UTAH JAZZ - Ottimo a mio avviso il lavoro del gm O’Connor: con Okur rotto e il duo Millsap-Jefferson poco convincente, sono andati con il miglior lungo, e forse il miglior giocatore in assoluto del Draft, Enes Kanter. Il turco ha tutto per sfondare fin da subito. E poi han pescato Alec Burks, guardia completa con tanti punti nelle mani, non un tiratore ma un tremendo attaccante.

TORONTO RAPTORS - Knight, Walker, Biyombo, Vesely…. No, ecco Valanciunas!! Probabilmente Colangelo mai si sarebbe aspettato di trovare il lituano libero alla 5. Dovranno attenderlo un anno (resterà al Lietuvos) ma secondo molti questo è il vero talento del Draft. Un pivot mobile con mano educata, un centro vero: per la felicità di Andrea Bargnani.

CHARLOTTE BOBCATS - Due scelte in Lotteria tramutatesi in Bismack Biyombo e Kemba Walker, il più classico degli assi play-pivot. Con la cessione di Steph Jackson forse si poteva pigliare un attaccante (Fredette? Burks? Brooks?) e invece hanno preso il selvaggio congolese per la fase difensiva e l’esterno più vincente e con leadership dell’intero Draft. Da rivedere, però Kemba è forte, ohi se è forte….

WASHINGTON WIZARDS - Non potendo pescare Kanter, hanno rinforzato il ruolo dove erano meno coperti, quello di ala piccola, visti anche i continui problemi fisici di Josh Howard. Preso Jan Vesely, scelta ampiamente pronosticata, che si presenta baciando la splendida fidanzata alla chiamata di Stern: il ragazzo è pronto, difende, è atletico, schiaccia, ha personalità. Ottima presa anche Chris Singleton, scivolato alla 18: si dice abbia un caratteraccio però ha braccia lunghe, è mobile e sa come mettere punti. In più, al secondo giro, si prendono un play maturo come Shelvin Mack. Il futuro non sembra così nuvoloso nella capitale.

SACRAMENTO KINGS - Quando Stern ha fatto il nome di Jimmer Fredette, è venuta giù la curva del Prudential Center. Ha facilmente battuti tutti all’applausometro (c’era anche il mio, dal divano di casa….), era il giocatore più atteso per le due robe fatte al college. I Kings erano la squadra che più di tutte lo voleva: ora però come la mettiamo con Tyreke Evans? La palla è una sola…. Incomprensibile peraltro la trade che riporta John Salmons alla corte dei Maloof.

SAN ANTONIO SPURS - Volevano Valanciunas, hanno provato a svendere Parker e Jefferson, alla fine sono riusciti a dar via solo George Hill, giocatore che agli Indiana Pacers può trovare spazio e tiri. Gli Spurs si portano a casa un giocatore di sistema come Kawhi Leonard, il sostituto di Hill, Cory Joseph, play con un solo anno di esperienza a Texas ma con margini di crescita e grande velocità, e tre internationals da RC Buford: Erazem Lorbek, il tiratore lettone Davis Bertans e l’ungherese Adam Hanga (mio personale pallino), guardia tuttofare con intelligenza cestistica e leadership.

PENSIERI SPARSI - Piccolo dramma familiare per i gemelli Morris: Markieff, considerato lo scarso, precede alla 13 Marcus, quello teoricamente più buono, che scoppia a piangere e poi va a Houston con la 14 (sono davvero così legati o Marcus ha preso male di essere scavalcato dal fratello??). Il più felice? Kenneth Faried, ragazzo proprio di Newark (dove si è svolto il Draft), che andrà ai Nuggets a imparare alla bottega di Kenyon Martin. Il meno felice? Brandon Knight, il play da Kentucky che pensava di andare alla 3 e invece è crollato alla 8 a Detroit, l’unica squadra che non lo ha provinato. Golden State piglia un californiano come Klay Thompson, il miglior attaccante, Fredette a parte. Bel colpo dei Bulls che si accaparrano l’ala del Real Madrid Nikola Mirotic (resterà però ancora in Spagna qualche anno); buoni anche Jimmy Butler e Malcolm Lee. A Boston si riforma la connection di Purdue: il pivot JaJuan Johnson e la guardia E’twaun Moore. Portland scambia Andre Miller per Ray Felton, ma si cautela con un safe pick come Nolan Smith, stella di Duke. Chiudiamo con i campioni di Dallas che in tutto sto casino si pigliano Rudy Fernandez dai Blazers: brutto?


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