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Drag me to hell ( 2009 )

Creato il 13 luglio 2013 da Bradipo
Drag me to hell ( 2009 )Christine Brown è una solerte impiegata di banca che sta cercando la tanto agognata promozione. La sua è una gara a due con il grigio Stu, meno brillante e più grigio di lei ma che si dimostra sempre inflessibile coi clienti con cui si trova a trattare per prestiti o mutui.Un brutto giorno accade che Christine rifiuti l'ennesima dilazione al mutuo della vecchia signora Ganush nonostante lei arrivi a pregarla in ginocchio. Christine non le dà ascolto e la vecchia signora, un po' fattucchiera, le indirizza un anatema potentissimo. E' la Lamia, una maledizione sotto forma di demone che la perseguiterà sempre e ovunque. E lei ha solo tre giorni per disinnescare il tutto. 
Lo possiamo dire? Beh direi di si... Bentornato Sam! 
Alla fine sei riuscito a staccarti tutte quelle brutte ragnatele di dosso che ti stavano portando alla rovina ( artistica, non certo economica, anzi credo che tu abbia il portafoglio gonfio come non mai).
La notizia è che Sam Raimi torna all'alma mater che lo aveva generato : il cinema dell'orrore che però si è adeguato ai tempi grami che si vivono oggi.
L'horror odierno, come altri generi cinematografici, affonda le sue radici marce nella crisi economica, proprio nella nazione gloriosa della catastrofe dei mutui subprime. La ragazzotta impiegata di banca con neanche tanto celate velleità di vicedirezione in un moto di competizione sfrenata, di culto dell'arrivismo , che fa?
Rifiuta una proroga (solo la terza) al mutuo di una vecchia zingara e questa non trova di meglio che lanciarle una maledizione.
Permalosa.
Ma l'altra,perfetta WASP, se l'è presa con una minoranza etnica. 
Razzismo? Il ritorno di Sam Raimi a dimensioni produttive più contenute permette di scoprire di nuovo il "cuore" del suo cinema che era stato nascosto dietro la megalomnia del brand Spiderman.
Che anzi aveva rischiato proprio di portarselo via.
Qui Raimi ritorna alla vecchia scorrettezza, al suo vecchio cinema fatto di accelerazioni improvvise, movimenti di macchina vertiginosi (ho sempre pensato che una delle sue fonti di ispirazioni principali fosse il primo Dario Argento. Oggi magari i ruoli si sono ribaltati. E'Dario che si vorrebbe ispirare a lui), lotte senza esclusione di colpi in cui i duellanti sembrano fatti di pongo tanto sono resistenti agli assalti (vedere per credere la lunghissima sequenza della lotta in macchina tra la ragazza e la vecchia zingara) .
Drag me to hell ( 2009 )
Raimi gira il suo Poltergeist  con tanto di profanazione di tombe e liquami assortiti dal cimitero.
Ma qui i demoni non vengono da dentro il televisore e non c'è la manina educata di Spielberg ad edulcorare la pillola.
Qui ci sono schizzi di sangue, denti marci e unghie putrefatte, un indimenticabile dentiera da sognarsela la notte, vermi e amenità assortite che provengono direttamente dai primi capitoli del suo Evil Dead
Il tutto aggiornato all'arrivismo senza scrupoli dei giorni nostri in cui si farebbe di tutto pur di avere una promozione al lavoro o liberarsi di una maledizione.
La Lohman è un discreto bersaglio per gli strali dei demoni: ragazza che può apparire allo stesso tempo sia seducente che ordinaria.
Ben agghindata riesce a far girare il capo ai maschietti.
Basta vestirla in modo anonimo acconciandole i capelli  nel modo sbagliato e avremo di fronte la solita mascellona americana priva di alcun fascino, una di quelle che trovi, non volendo,  alla porta accanto .
Pronta per l'inferno.

( VOTO : 7 / 10 )


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