Ma, a quanto pare, sembra che Draghi abbia cambiato opinione, confermando ciò che si sapeva già.
Ora la domanda è questa: se l'Europa, in 5 anni, non è riuscita a salvare un paese come la Grecia (che, nel contesto europe, conta assi poco) come si può pensare che, in tempi solleciti, riesca a riformarsi e salvare l'euro da se stesso? Da Il Sole 24 Ore Oggi il governatore della Bce Mario Draghi, intervenendo in un convegno a Sintra in Portogallo, ha lanciato un monito: le divergenze strutturali tra i paesi dell'Eurozona possono diventare esplosive e mettere a rischio persino il futuro della moneta unica. «In una unione monetaria non ci si può permettere di avere profonde e crescenti divergenze strutturali tra paesi, perché queste tendono a diventare esplosive», ha detto Draghi a una platea di accademici e banchieri centrali. «Possono arrivare a minacciare l'esistenza dell'unione l'unione monetaria stessa».Spetta comunque ai singoli Stati, sottolinea ancora Draghi, stabilire come muoversi in questi frangenti: i banchieri centrali «non vogliono essere invadenti e non vogliono dire ai governi cosa devono fare». Draghi ha comunque aggiunto che ora è il momento migliore per fare le riforme strutturali. Sulla istituzione di cui è governatore, Draghi ha anche detto che la crisi ha cambiato la Bce per sempre, precisando però che il mandato dei banchieri centrali è rimasto lo stesso mentre sono gli strumenti ad essere cambiati. Nell'attesa.... Potete leggere questo e attivarvi