DragMagazine | La Roya Ciccone

La figura della Drag Queen non si crea dal nulla, inizia con un’idea di fondo che, col tempo, si modifica, si evolve e, passo dopo passo, diventa sempre più completa. Tra le varie caratteristiche che si devono avere c’è quindi anche la pazienza, non aver fretta di fare tutto e subito poichè in questo lavoro il tempo è relativo e necessario per il raggiungimento dei propri sogni ed obbiettivi. Abbiamo voluto intervistare una Drag Queen che ha fatto della calma una delle sue carattestiche.

Ecco a voi l’intervista a La Roya Ciccone
Gaymagazine vuole dare spazio alle Drag Queen italiane. Cosa ne pensi di questa rubrica?
Credo sia un bel pensiero questa rubrica, da quello che ho potuto vedere e dai commenti che ancora vedo ogni giorno forse c’è un po’ di confusione su questa forma d’arte e su questo mondo delle Drag Queen.
Potresti spiegarci il significato del tuo nome d’arte?
Il mio nome d’arte vuole essere ironico. Scherza su una certa “tipologia” di donna, poi il cognome è per rendere omaggio ad una grande artista internazionale con un pizzico di auto-augurio per la carriera che non guasta mai!
Il mondo dell’animazione Drag è molto vario, a tuo avviso, cosa deve fare o avere una Drag Queen per differenziarsi dalle altre?
La Drag Queen deve manifestare le proprie doti artistiche, senza cercare di imitare o copiare. Deve cercare una capacità che meglio la esprime e dimostrarla, così sarà sempre unica.
Ogni Drag ha un modello da cui trae ispirazione, tu a chi ti ispiri?
Beh io mi ispiro al “Mr. Hide” che c’è dentro di me. Prendo spunto un po’ da tutto quello che vedo e vivo ogni giorno, lo riadatto secondo i miei gusti e ci metto quel tocco di pazzia che ogni Drag ha dentro di se.
Che ricordo hai del tuo esordio come Drag Queen?
Il mio esordio è stato molto liberatorio. Finalmente potevo esagerare un personaggio che nella vita quotidiana non potrei fare. Puoi sentirti libero di fare la pazza e ricevi anche i complimenti…è fantastico!
 
Che consiglio ti sentiresti di dare a quelle persone che si sono appena affacciate, o vogliono entrare, in questo mondo dell’animazione come Drag?
Come ho già detto il consiglio è di capire cosa si è più bravi a fare, quale stile si vuole avere e con fantasia provare a creare. Non serve spendere molti soldi nei negozi per cercare le cose più belle, la soddisfazione maggiore si ha con il frutto delle proprie mani.
Qual è stata l’esperienza lavorativa che ti ha toccato o piaciuta di più in assoluto?
Non ne ricordo una in particolare. Tante serate diverse, in posti diversi e con tipi di pubblico diversi hanno dato tante piccole soddisfazioni. Poi magari, senza tante pretese, le feste tra gli amici sono quelle nelle quali ti diverti di più.
Che rapporto hai con il pubblico che ti segue?
Oddio pubblico, mi sento lusingata, e perchè no fans? A parte gli scherzi ovviamente il pubblico è il pane dell’artista, senza non esisteremmo, quindi mi fa sempre piacere scambiare due chiacchere e fare qualche foto con le persone che assistono agli spettacoli.
Hai qualche desiderio o sogno nel cassetto per il tuo futuro?
Tanti! Ma i sogni nel cassetto forse rimangono tali, è meglio vivere passo a passo secondo le oppurtunità che ci vengono date. E poi se vi dicessi i miei desideri non si realizzerebbero!
Gaymagazine ringrazie La Roya Ciccona per l’intervista e le augura di realizzare i suoi sogni.

Fonte: http://gaymagazine.it/2011/01/07/dragmagazine-la-roya-cicconee/
Adoro la figura della Darg Queen e il trasformismo che si lega a questa forma d'Arte meravigliosa!!!Ottima idea quella di dare un pò di spazio a questa realtà...e perchè non farlo anche con la realtà transessuale?Credo che l'UNIONE faccia sempre la FORZA!!!
Un abbraccio
Marco Caserta