Rieccoci a parlare di Dragonero, dopo esserci occupati dello Speciale estivo a colori (e mentre nelle librerie prende forma La maledizione di Thule, romanzo di Dragonero edito da Mondadori e realizzato da Stefano Vietti).
In questo diciassettesimo albo di Dragonero, Il trafficante di schiave, si ricompone la coppia artistica formata da Stefano Vietti ai testi e Francesco Rizzato ai disegni (già apparsa sui numeri 6 e 7 della serie), per un albo che non solo contiene una buona storia ma interessanti presagi per gli sviluppi futuri.
[Insindacabilmente, potremmo spoilerarvi qualcosa se non avete ancora letto l’albo!]
La trama è alquanto semplice e scorrevole, incentrata sul rapimento dell’elfa Sera.
Dragonero e i suoi amici sono ancora nella Capitale dell’Impero, dopo le avventure narrate nell’ottima storia doppia dei numeri 15 e 16 (scritti da Luca Enoch e disegnati da Giancarlo Olivares). Così, mentre sono all’interno di una bettola nei sobborghi, Gmor e Sera fanno infatti brutti incontri, con il risultato che l’ “orco buono” Gmor è costretto a menar le mani mentre di Sera si perdono le tracce. Alla sua ricerca partono lo stesso Gmor insieme a Ian e al mago Alben, fino a scontrarsi con un pericoloso e potente trafficante di schiave. Qualcuno li aiuterà durante il percorso, al fine di ingraziarsi il buon Ian, sicuramente non senza qualche personale tornaconto (cosa che appureremo di sicuro in qualche albo futuro).
Due brevi annotazioni riguardano due personaggi anziani della serie: intanto il Luresindo Alben, che rivediamo sempre con piacere (come ogni mago anziano barbuto di ogni saga fantasy, del resto). La sua presenza ci suggerisce però un piccolo possibile limite dal punto di vista narrativo: i suoi tanti poteri si spera non servano troppo agli autori in futuro come espediente per risolvere le situazioni in maniera frettolosa (del resto è il problema con tutti i personaggi che possono usare la magia in modi incredibili: come fare a giustificare che non risolvano tutto con uno schiocco di dita?).
Inoltre, l'altro "anziano", il misterioso e machiavellico Ausofer, diventa un personaggio sempre più intrigante. Da tener d'occhio!
Illustrazione di Giuseppe Matteoni
Tornando a questo numero 17, i disegni di Rizzato sono molto particolareggiati e ricchi di pathos. L'autore, che non dimentichiamoci ha realizzato in passatoNathan Never e Agenzia Alfa & co. (come lo stesso Vietti), si esprime al meglio soprattutto nelle scene d’azione.
Riguardo il soggetto, invece, uno dei temi presenti nell'albo è sicuramente la prostituzione minorile (anche se tale argomento non viene sviluppato in tutta la sua complessità e tragicità). L’episodio è poi “una scusa” per non perdere di vista gli intrighi di corte e la trama generale della serie (quel “Potrebbe scatenarsi una guerra!”), ma anche e soprattutto per farci dare un ulteriore sguardo a Vàhlendàrt, Capitale dell’Impero Erondariano. Questo è un luogo (già egregiamente descritto nelle splendide tavole di Olivares nei numeri precedenti) dalle architetture altisonanti e dalle contraddizioni evidenti. I poveri sono costretti a convivere a ridosso dei quartieri dei ricchi. All’interno della corte imperiale, poi, anche il tuo più grande alleato può mostrarsi pericoloso. Insomma, un posto con un enorme potenziale narrativo: quasi sicuramente questo setting insieme a vari personaggi solo intravisti o ancora un po' in ombra (ma anch'essi molto interessanti!) verranno sfruttati ulteriormente nel prosieguo della serie. Vi è, per esempio, la curiosità di conoscere in maniera ancor più approfondita tutte i membri e le caratteristiche delle varie Gilde o magari i segreti di alcune di esse, come la Gilda dei Tecnocrati.
Insomma, ancora una volta Dragonero non ci delude e attendiamo speranzosi il prossimo numero!
Giuseppe "Giuppo" Lamola
DRAGONERO: “Il trafficante di schiave”
NUMERO: 17
DATA: Ottobre 2014
SERGIO BONELLI EDITORE
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Stefano Vietti
DISEGNI E CHINE: Francesco Rizzato
COPERTINA: Giuseppe Matteoni
La bellissima copertina del n.18 in uscita a novembre,"Nelle Terre dei Ghoul"