Ottima iniziativa da parte della My Kingdom che, dopo aver licenziato l'ottimo "The X Experiment", ultimo lavoro dei romani Dragonhammer, ne ristampa i primi due full length, The Blood Of The Dragon, esordio del 2001, ed il seguente Time Of Expiation del 2004, due gran bei lavori di power/prog metal dal piglio epico.
La band esordì all'alba del nuovo millennio con il demo "Age Of Glory" e della formazione attuale sono rimasti i due fondatori Max Aguzzi(chitarra e voce) e Gae Amodio (basso), con uno spazio temporale di ben nove anni tra il secondo lavoro e l'ultimo album uscito per l'etichetta nostrana.
The Blood Of The Dragon venne pubblicato quando le nuove leve del metallo heavy/power ebbero momenti di gloria inaspettata per i tempi, sopratutto in Europa, dove, diversamente dal nuovo continente più in linea con lo tsunami nu metal, giunsero al successo le band nordiche, tra il ritorno di suoni power neoclassici e ottimi lavori di metal old school epico e dai rimandi ottantiani.
Nel nostri paese band come Domine e Rhapsody facevano proseliti tra gli amanti dei suoni classici, l'una più orientata all'US power metal di scuola americana e l'altra invece devota al power europeo, infarcito di soluzioni sinfoniche.
The Blood of The Dragon si posizionava esattamente nella terra di mezzo, tra l'approccio diretto del fare statunitense e gli elementi power/prog tastieristici e dagli spunti neoclassici della tradizione europea.
Ne uscì un gran bel lavoro, dal notevole impatto epico, con maestosi cori epici e cavalcate metalliche dal buon tiro; ottime atmosfere acustiche davano il giusto respiro a brani che colpivano l'ascoltatore con pregevoli solos heavy/prog e buone melodie tastieristiche, supportate da ritmiche sostenute e dalla splendida voce di Max Aguzzi.
Ancient Voice, intro del bellissimo Time For Expiation, ci introduce nel nuovo mondo dei Dragonhammer: l'album, uscito tre anni dopo l'esordio, ci consegnava una band totalmente diversa, almeno nel songwriting.
Sostituito il buon Milko Morelli con Raf Condemi alle pelli, la band lasciava da parte il metal sinfonico virando verso il prog/power nord europeo; questa volta, i pochi riferimenti al power americano erano potenziati dai suoni heavy/prog delle band che all'epoca furono protagoniste nel genere con album straordinari: gli svedesi Tad Morose e Mogana Lefay, gli austriaci Stigmata IV (in seguito Stigma IV) furono le band che il gruppo nostrano prese come riferimento per il songwriting di questo bellissimo lavoro.
Il risultato fu clamoroso: in risalto una sezione ritmica spaventosamente efficiente, una prova sontuosa del singer ed una raccolta di brani maturi, dalle atmosfere drammatiche e dall'ottimo appeal, fecero di Time For Expiation un piccolo gioiello metallico, sicuro capolavoro della band, tremendamente attuale ancora oggi, visto il ritorno in auge del metal più classico, almeno nell'underground.
Believe, Fear Of a Child, The Page I Never Wrote, Free Land (l'intervento dei tasti d'avorio ricorda non poco i grandissimi Angel Dust) e la title track erano gli apici di un lavoro straordinario, purtroppo seguito da anni di silenzio, finalmente rotto dall'ultimo lavoro del 2013.
Aspettando un nuovo album, la ristampa dei primi due lavori di questa ottima realtà nazionale non può che essere condivisa, consigliando l'acquisto agli amanti del genere.
PS : il voto e' ben suddiviso tra il 7.50 dell'esordio e l'8.50 del suo bellissimo successore.
Line-up:
Gae Amodio - Bass
Alex Valdambrini - Keyboards
Milko Morelli - Drums, Percussion
Max Aguzzi - Guitars, Vocals
Time For Expiation
Tracklist:
1. Ancient Voice
2. Eternal Sinner
3. Believe
4. Fear of a Child
5. The Pages I Never Wrote
6. Free Land
7. Blind Justice
8. YMD
9. Time for Expiation
Line-up:
Gae Amadio - Bass
Max Aguzzi - Guitars, Vocals
Raf Condemi - Drums
Alex Valdambrini - Keyboards