Una nuova tragedia ha interessato, questa mattina, il carcere di Poggioreale, a Napoli. Durante l’ora dei colloqui con i parenti, secondo quanto riporta il Mattino, un uomo in fila fra i familiari dei detenuti nel cortile della struttura ha avuto un malore ed è morto sul colpo. Di lì a poco avrebbe dovuto incontrare il figlio, incarcerato presso il padiglione Roma, ma il suo fisico, già fragile e sofferente a causa di alcune dialisi, non ha retto lo stress del luogo. Il padre si è accasciato davanti agli occhi degli agenti della Polizia Penitenziaria mentre aspettava il suo turno per l’incontro e nemmeno l’intervento tempestivo degli operatori del 118 è servito a rianimarlo.
Un caso che si aggrava maggior mente se consideriamo che si tratta del secondo decesso nel giro di 24 ore all’interno della struttura: soltanto ieri sera, infatti, è morto un detenuto tossicodipendente, sottoposto alla cura di metadone. Due tragedie che hanno riacceso il dibattito sulla condizione pietosa delle carceri italiane: dei luoghi svilenti e degradati che riescono a gettare nello sconforto anche chi è solo di passaggio. E’ la denuncia di Pietro Iola di “Ex detenuti organizzati napoletani” che, sempre sul Mattino, ha commentato così: “Il carcere continua a mietere vittime senza distinzioni, è una sofferenza per chiunque vi entri”.