Sono fotogrammi terribili quelle che la Rete ci mostra dall’Iraq. Ancora una volta, e’ la barbarie a farla da padrona, trasformando gli uomini in bestie. Questa volta, pero’, le terribili immagini di morte non provengono dai siti di Isis, ma dai telefonini dei mercenari sciiti pagati dall’Iran ed inviati in Iraq per combattere la jihad. Entrate nella Provincia dell’Al Anbar, le milizie sciite hanno mantenuto lo stesso, speculare, comportamento di Daesh, lasciandosi andare alle peggiori atrocità contro la popolazione locale sunnita. Con il solo risultato, ovvio, di aumentare il numero di tribù irachene che, pur non condividendo il presupposto jihadista di Isis, decidono di sostenere il Califfato per trovare una nuova rappresentanza politica e soprattutto protezione.
Nelle immagini che vi mostriamo, davvero durissime, si vedono miliziani sciiti della Brigata Imam Ali incaprettare e dare fuoco ad un civile iracheno sunnita. La notizia e’ stata diffusa dalla agenzia di stampa curda Rudaw, ed in poco tempo ha fatto il giro del mondo. La Brigata Imam Ali (Kataib al-Imam Ali) e’ stata direttamente creata da Teheran nel giugno del 2014 e riceve ordini direttamente dai Pasdaran (in particolare da Qassem Soleimani, capo della Forza Qods). Il Segretario di questa Brigata e’ Shebl al-Zaid, ex membro dell’Esercito del Mahdi di Muqtada al Sadr, arrestato e poi rilasciato dal Governo iracheno nel 2010. Altro rappresentante delle Brigate Imam Ali membro anche dei Pasdaran iraniani e’ Abu Mahdi al-Muhandis, gia’ responsabile di numerosi attentati terroristi durante l’occupazione americana dell’Iraq.
Ci chiediamo fino a quando l’Occidente chiuderà gli occhi davanti ai massacri dei jihadisti sciiti. Fino a quando durerà l’illusione di poter vincere i terroristi wahhabiti di al Baghdadi, attraverso una alleanza con i terroristi khomeinisti pagati e addestrati dalla Repubblica Islamica. Una illusione tattica con un solo risultato strategico: approfondire la guerra civile nell’Islam e provocare l’esplosione dell’Iraq (e della Siria). Fino a quando?