Solo pochi giorni fa le Nazioni Unite avevano approvato una risoluzione contro l’uso di armi chimiche in Siria. La risoluzione, come riporta il New York Times, ha ricevuto praticamente un sostegno unanime, escluso il Venezuela che, per la sua vicinanza al regime iraniano e siriano, ha ovviamente votato contro. Il regime di Maduro, come noto, e’ sempre piu’ repressivo e oppressivo. Nonostante il voto ONU e nonostante le linee rosse tracciate a suo tempo dal Presidente Obama sull’uso di armi chimiche in Siria, Bashar al Assad continua a colpire i civili con ogni tipo di agente chimico. Questa volta la furia omicida di Assad e dei suoi alleati pagati dall’Iran si e’ accanita contro Sarmin, un villaggio nella provincia di Idlib, colpita con un attacco con gas al cloro. Purtroppo, l’attacco ha sterminato praticamente una intera famiglia, eliminando Waref Mohammad, sua moglie e i suoi tre figli. Il primo video che vi postiamo sotto, davvero drammatico, mostra i corpi delle vittime, bimbi compresi, senza vita in ospedale. Il secondo video, invece, mostra il soccorso dato ad una povera bimba, anche lei vittima nell’attacco chimico. Le immagini di questa creatura innocente, spaesata e impaurita, fanno davvero commuovere.
Nonostante tutto, nonostante tutto questo male assoluto, il regime iraniano continua il suo sostegno – vitale – militare e finanziario verso Bashar al Assad. Proprio ieri, infatti, e’ arrivato a Damasco il Ministro dell’Economia e della Finanze di Teheran, Ali Tayebnia. Nell’incontro il Ministro di Rouhani ha ribadito il sostegno incondizionato dell’Iran e ha firmato con Assad un nuovo patto di cooperazione in settori economici strategici quali l’energia, l’agricolutura, l’industria e la creazione di joint venture. Soprattutto, pero’, l’arrivo della delegazione iraniana e’ stata l’occasione per Assad per umiliare il Segretario di Stato Kerry. Kerry, come ricorderete, aveva aperto al negoziato con Bashar al Assad, sull’onda del piano che sta promuovendo – purtroppo – l’inviato Onu per la Siria, Staffan De Mistura molto vicino alle posizioni del regime iraniano. Parlando davanti alle telecamere delle tv iraniane, quindi, Assad ha velocemente chiuso l’apertura di Kerry affermando di “aspettare azioni concrete” e rigettando al mittente le richieste di un suo passo indietro.
Cosi, mentre l’appeasement mondiale rafforza Khamenei e Assad, resta solo una domanda: chi salvera’ i bambini siriani? Per ora, di sicuro non l’Occidente…