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Dream Team NBA, 13^ settimana

Creato il 22 gennaio 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Altro giro, altra corsa! Ecco il Dream Team NBA per la 13^ settimana di regular season

La 13^ settimana di stagione regolare NBA è stata caratterizzata da una lunga serie di record e sorpassi, sia in positivo e in negativo. A partire dal record di tiri liberi sbagliati in una singola partita, 23, da parte di Andre Drummond (che, naturalmente, non farà parte del Dream Team NBA), troviamo poi un nuovo franchise-high per punti segnati a Charlotte e un passo avanti a New York nella classifica dei marcatori all-time, ai danni di un tale Larry Bird, per concludere con il rookie di Minnesota che ha spodestato Shaquille O’Neal.

PM, Kemba Walker: dopo due sconfitte consecutive, gli Charlotte Hornets avevano bisogno di una scossa. Nella partita contro gli Utah Jazz, un Kemba Walker caldissimo ha saputo riportare i suoi alla vittoria. Il playmaker del Carolina del Nord ha messo a referto 52 punti, 9 rimbalzi, 8 stoppate e 2 rubate, migliorando il proprio career-high in punti ed aggiornando il franchise-high. Kemba Walker ha tirato con il 49% dal campo, il 55% da tre ed il 93% ai liberi, in particolare tirando con il 46% dal palleggio ed il 100% nelle situazioni di catch-and-shoot.

G, JJ Redick: nonostante i due recenti passi falsi (Cleveland, Sacramento) dei Los Angeles Clippers, l’arma non dichiarata della franchigia californiana è sicuramente la guardia che veste il #4. Se i Clips hanno vinto 10 delle ultime 12 partite di regular season, buona parte del merito è anche sua. Nelle ultime dieci gare, JJ Redick ha messo a segno 20.7 punti a partita con il 53% dal campo, il 57% da tre ed il 95% ai liberi.

AP, Carmelo Anthony: nella Grande Mela, Carmelo Anthony ha raggiunto e superato quota 21’791 punti in carriera, sopravanzando Larry Bird nella classifica all-time dei marcatori NBA alla posizione numero 31. Con il prossimo obiettivo che risponde al nome di Gary Payton, Carmelo in questa stagione ha cambiato l’approccio alla partita, cercando di coinvolgere maggiormente i compagni. In carriera, il #7 dei Knicks ha servito 3.1 assist di media, mentre nel mese di gennaio 2016 ha raggiunto i 5.4 a partita. Nelle ultime due partite (entrambe vinte in OT), Carmelo Anthony ha segnato 25 punti, 8 assist e 7 rimbalzi di media, dando dimostrazione di essere un giocatore nuovo.

AG, Kevin Love: sprazzi di vero Love in Ohio, dove l’ex Minnesota Timberwolves ha dato mostra di quelle che dovrebbero essere prestazioni abituali per uno come lui. Se la doppia-doppia da 17 punti e 18 rimbalzi contro i Brooklyn Nets poteva non essere troppo convincente, visto il calibro dell’avversario, quella che il lungo dei Cavaliers ha messo a segno contro i Los Angeles Clippers sicuramente acquisisce maggior valore: 18 punti, 16 rimbalzi e un po’ di fiducia riconquistata dopo il tremendo -34 in casa subito dai Golden State Warriors.

C, Karl-Anthony Towns: 20 anni e 66 giorni è il tempo che la prima scelta assoluta dell’ NBA Draft 2015 ha impiegato per replicare una prestazione di Shaquill-iana memoria. Nonostante la sconfitta, Towns contro i Dallas Mavericks ha registrato 27 punti, 17 rimbalzi e 6 stoppate, diventando il più giovane di sempre a realizzare un 25+15+5 dal 1973-74 (stagione in cui le stoppate divennero una statistica ufficiale): Shaq riuscì per la prima volta a 20 anni e 291 giorni. La prestazione, inoltre, aumenta di valore considerando il 63% dal campo (12/19), il 100% da tre (1/1) e il 67% ai liberi (2/3).

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