Le indagini sul caso dell’omicidio Rea si spostato da Salvatore Parolisi, che resta comunque indagato e massimo accusatore. Ma, da quel che sta emergendo in queste ultime ore, l’omicidio di Melania sarebbe maturato all’interno delle palazzine verdi della Clementi, ma non per gelosie o amori passionali come sembrava, piuttosto la questione è molto più contorta. Ieri infatti la caserma Clementi di Ascoli Piceno, in cui il vedovo prestava servizio come istruttore delle reclute del 235esimo Reggimento Piceno, è stata perquisita, così come sempre nella giornata di ieri è stato ascoltato un militare RAV. Probabilmente gli investigatori avrebbero cercato qualcosa all’interno dell’armadietto di Parolisi ma dalla caserma, comunque, sarebbero usciti a mani vuote; non sarebbero state perquisite, invece, le stanze dei commilitoni di Parolisi. Anche se questo non è molto certo.
Sembra che gli investigatori adesso vogliano “scavare” su alcune dichiarazioni, sfuggite allo stesso Parolisi di storie sataniche e di vicende legate alla droga in caserma. “Tempo fa, una ragazza fu legata al letto e le accesero dei fuochi intorno”, aveva raccontato il vedovo. Nessuna conferma sulla questione transessuali. Ma cosa c’è dietro? Cosa c’entra l’Esercito? Perchè tacciono? Può una storia d’amore e gelosia mettere in crisi tutta una Caserma? E il satanismo? E le storie di sesso delle reclute? Tante pagine sono da scrivere.
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