I check-up non evitano di incorrere in malattie gravi come il tumore o le patologie cardiache, né riducono la mortalità di chi vi si sottopone. E’ quanto emerge da una revisione sistematica degli studi disponibili pubblicata dai ricercatori della Cochrane Collaboration sulla ‘Cochrane Library’. Questi risultati mettono in guardia sull’offerta di controlli di salute generali come parte di programmi di sanità pubblica.
In alcuni Paesi, “i controlli di salute generali sono offerti come parte della normale pratica medica. Sono considerati un modo per ridurre la mortalità e le malattie – spiegano gli studiosi – perché permettono la diagnosi ed eventualmente il trattamento precoci”. Traducendosi alla lunga in un risparmio del denaro pubblico.
Ci sono potenziali implicazioni negative: per esempio la diagnosi e il trattamento di condizioni che non si sarebbero manifestate con alcun sintomo o che non avrebbero portato ad una riduzione dell’aspettativa di vita. I ricercatori hanno basato le loro conclusioni su 14 sperimentazioni cliniche che hanno coinvolto oltre 182.000 partecipanti. Tutti gli studi hanno diviso i partecipanti in almeno due gruppi: uno nel quale i partecipanti erano stati invitati ad eseguire controlli di salute generali e l’altro in cui i soggetti non effettuavano alcun controllo.
Solo pochi studi hanno valutato il numero di nuove diagnosi associate allo svolgimento dei check-up: in un caso il controllo di salute ha portato ad un generale aumento del numero di diagnosi. Un altro studio riporta che le persone sottoposte a controlli di salute generali avevano più probabilità di incappare in una diagnosi di pressione alta o di colesterolo alto rispetto alle altre. Infine, in altri tre studi, nelle persone sottoposte a check-up sono state identificate un gran numero di anomalie. Tuttavia, sulla base di nove studi durante i quali si sono verificati 11.940 decessi, i ricercatori non hanno trovato nessuna differenza a lungo termine tra il numero di decessi nel gruppo sottoposto a check-up e in quello che non effettua i controlli.
Questo “sia in generale che specificamente per cancro o malattie cardiache”. Altri esiti sono stati poco studiati, ma le ricerche suggeriscono che l’offerta di controlli di salute generali “non abbia alcun impatto sul numero di ricoveri ospedalieri, sulla disabilità, sul livello di preoccupazione, sul ricorrere a visite specialistiche, o in generale a visite mediche aggiuntive o sul tempo di assenza dal lavoro“.
E quindi: gli esami del sangue ogni anno (il cosiddetto controllo di routine) sono inutili ?
Direi che se, come i CochraneS affermano, alla fine si muore uguale a quelli che non li hanno fatti, si !