I Monologhi di Sana – Rubrica
Colpo di spugna.
Le pareti della sala erano lucide e quasi liquide.
Il mondo distante come oltre una coltre di nebbia…
allora perchè, mi chiedo, perchè non sono felice?
I nostri sogni, sempre i più grandi.
Ma dove sono tutti i consigli sensati che mi sono data, ora?
Osserviamo l’universo collassare e ricostruirsi nelle nostre parole,
tentando disperatamente di trovare un punto in cui afferrarci.
In un attimo non siamo più noi stessi,
non più la donna altera e il pazzo.
Siamo i soliti ragazzini di sempre,
che con la loro ingenuità hanno riscoperto una magia antica come il mondo.
La magia delle parole,
che modifica la realtà, se conosci il vero nome con cui chiamare le cose.
E la pareti si disgregano, mentre lasciamo che le parole ci portino lontano dai confini del sensato.
E allora perchè, continuo a chiedermi, non sono felice?
Possiamo specchiarci nel cielo che vediamo riflesso negli occhi dell’altro,
un’esistenza dove ogni confine crolla
lasciando spazio solo ai colori,
solo alla sconfinata libertà.
Ma non riusciamo a raggiungerci,
siamo due stelle dello stesso universo
che non si incontrano
mai.
Eppure, di nuovo, ancora
siamo il piccolo centro pulsante del mondo.
Di nuovo tutta la vita e l’universo esistono concentrati nelle nostre parole.
E’ tutto lì,
davanti ai nostri occhi,
nell’immensità dei nostri desideri.
Ci sfioriamo appena,
incapaci di lasciarci andare al sogno.
Ci stiamo studiando come farebbero due bestie feroci.
Il dubbio ha distrutto l’assolutezza delle nostre illusioni.
E’ come se restassimo sempre con un piede nella realtà,
perchè non ci fidiamo abbastanza da prenderci le mani
e sognare assieme.
E quel dubbio lascia aperta una fenditura,
un buco in cui la realtà si insinua col suo richiamo feroce,
una voce stridula.
In un secondo la magia è spezzata, l’incanto finito.
Guardo un viso che mi è estraneo e non mi piace,
e le pareti della sala sono solide e insormontabili.
Quanta amarezza.
Mi ritrovo a giudizio,
a dover spiegare perchè…cosa ci vedo ogni volta.
Ma come si spiega l’andare oltre il velo?
Ci provo, ma so già che resterò incompresa…
Scuoto la testa.
No, quella persona che voi vedete…quella, non piace nemmeno a me.
Ma…
poi di colpo taccio.
Forse non era che nella mia testa.
Dubbio.
Maledetto dubbio.