Dublino (parte 2: i quartieri a nord del fiume e quelli fuori dal centro)

Creato il 19 maggio 2015 da Alessio Sebastianelli @bastianatte

I quartieri a nord del fiume invece mostrano l'area più popolare di Dublino, ma ospitano anche una serie di notevoli costruzioni moderne o neoclassiche (come la Custom House, la vecchia dogana affacciata sul fiume) e vari punti di interesse.

Alla fine di O'Connell street si trova Parnell square, dove c'è il Giardino della Rimembranza con il monumento ai Figli di Lir e vi si affacciano anche il Writers Museum e la City Gallery. Dirigendosi verso est si percorre Parnell street, una specie di chinatown, per arrivare dalle parti di Mountjoy square, un'altra piazza-giardino con dimore georgiane e porticine colorate.

Anche i quartieri più esterni di Dublino non mancano di motivi per essere visitati. La zona residenziale alle spalle di Mountjoy square separa quest'ultima dal Royal Canal che, anche se in maniera minore della sua controparte meridionale, offre la possibilità di piacevoli passeggiate e scorci gradevoli, e soprattutto lambisce il , lo storico grande stadio dove si tengono le partite degli sport tradizionali e nel quale è anche ospitato un museo dedicato (per anni qui si sono giocate anche gli incontri del 6 nations di rugby, che ora si tengono invece al nuovissimo Aviva Stadium , a sud-est del centro).

A ovest del centro invece, verso la foce del Liffey si trovano le Docklands, una zona dove le banchine e i bacini del porto hanno subito un massiccio intervento di riqualificazione urbana venendo dotati di edifici e infrastrutture moderne. Già subito oltre la Custom House, dove compare anche un curioso memoriale alle vittime della carestia, si trovano il piccolo dock di St. George e l' Inner dock, dove le abitazioni tutte intorno creano uno scenario abbastanza suggestivo; ma è dalla parte opposta del fiume, dove sbocca il Grand Canal, che si trova la parte più interessante: sull'ampio bacino del Grand Canal Dock infatti si affaccia l'estesa spianata della Grand Canal square, impreziosita da alcune installazioni moderne e chiusa alle spalle da un centro commerciale e dal moderno Energy Theatre. La parte più interna del bacino, prima delle chiuse che immettono nel canale, è inoltre caratterizzata dalla presenza del centro visitatori Waterways; tutto intorno alla zona si affacciano poi moderni palazzi di uffici e un gran numero di ristoranti e bar.

Un discorso a parte meritano i centinaia di pub, sparsi un po' ovunque, che rappresentano effettivamente una delle maggiori attrazioni cittadine. La zona di Temple Bar è si il fulcro della vita notturna della città, e i pub che si trovano qui sono soggetti ideali per foto e cartoline, tuttavia i locali più autentici e frequentati prevalentemente da irlandesi si trovano altrove. Un'altra zona con tantissimi locali e molto frequentata di sera (anche dagli abitanti) è quella a ovest di Grafton street, intorno alla George's Street Arcade, uno storico centro commerciale.

Il più famoso fish and chips della città è quello di Leo Burdock, vicino alla cattedrale di Christchurch, tuttavia è solo da asporto, e poi devo confessare di non gradire particolarmente questo piatto (i filetti di baccalà fritti della tradizione romana gli danno una pista secondo me); infine al Bison Bar, sul lungofiume di Temple Bar, la spalla di maiale arrosto era tenerissima, una vera delizia (il locale sembra sia famoso per la qualità della carne, non posso che confermare).

Il centro cittadino non è estesissimo e ben si presta a delle piacevoli passeggiate, tuttavia andare da un angolo all'altro della città a piedi alla lunga può risultare faticoso.
Il miglior mezzo pubblico per spostarsi nell'area urbana è il tram: ci sono alcune linee che ricoprono la città in maniera abbastanza capillare e permettono di arrivare nei pressi di quasi tutte le attrazioni principali (o al massimo a qualche centinaio di metri di distanza) e sono comode da utilizzare quasi come fosse un metro. Da non sottovalutare poi è la DART, la linea di treni leggeri locali che non solo permette di raggiungere i sobborghi e gli immediati dintorni della città, soprattutto i graziosi villaggi lungo la costa, ma taglia il centro da nord a sud fermandosi in quattro comodissime stazioni in pieno centro.
Per quello che riguarda la sicurezza, la situazione per strada mi è sempre sembrata tranquilla e sicura, e anche girando da solo e di notte non ho mai avuto la minima sensazione di essere in pericolo. Infine c'è da dire che a Dublino piove, lo sanno tutti, quindi prevedete un abbigliamento adeguato e non fatevi scoraggiare dall'acqua e dal cielo grigio, nei momenti di sole la città appare molto più luminosa e colorata di quanto ci si possa immaginare.


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