Con puntualità estrema, alle 16:30 CET, inizia in streaming la grande Première Ducati aspettata da tutti i motociclisti, Ducatisti o meno, per sapere che vento tirerà prossimamente nei ducati store di tutto il mondo e, soprattutto, dove andranno ad essere “investiti” i nostri sudati risparmi nel 2016. Il “look and feel” dell’evento trasmesso in streaming su premiere.ducati.com è futuristico, stilosissimo ed impeccabile: i colori che dominano sono il rosso ed il nero, così come anticipato dal trailer di presentazione dell’evento, e gli onori di casa vengono subito fatti da Claudio Domenicali dagli studi di Milano che presenta la prima delle novità ovvero lo Scrambler “reso ancora più accessibile” ovvero il Sixty2 di 400cc di cilindrata e più leggero (in tre colori arancio, nero e grigio) al quale si aggiungerà un ulteriore altro modello nel corso dei mesi creato in collaborazione con il brand Italian Independent. In rapida successione arriva il nuovo Ducati Multistrada 1200 Pikes Peak con Termignoni omologati, numerosi componenti in carbonio e livrea originale. A seguire ancora il nuovo Hypermotard 2016 presentato dai due piloti MotoGP, Dovizioso e Jannone, che formano una coppia un pochino sgangherata sul profilo comunicativo ma che di sicuro forniscono qualche elemento di simpatia ad un evento che rischia di essere un pochino troppo asciutto e formale. La nuova Hypermotard 939 è stata migliorata a livello del motore con 113hp e 97,9 Nm di coppia con il nuovo motore da 939cc. Anche l’Hyperstrada sarà dotata del nuovo motore 939cc. Direi che a livello di estetica il nuovo Hypermotard ed il nuovo Hyperstrada non hanno subito modifiche di grosso rilievo. E’ la volta della nuova Panigale 959, la Piccola superbike adesso non così piccola dato che le prestazioni sono di tutto rispetto: 157hp, 107,4 Nm di coppia. A livello di design spiccano il look in stile 1299 e, grande novità, la doppia marmitta laterale in stile Streetfighter decisamente piacevole ed aggressiva. A presentare la piccola Panigale è stato Davide Giuliano decisamente più dignitoso dei due precedenti piloti nella veste di illustratore e presentatore del nuovo modello. Una autentica sorpresa è rappresentata dal nuovo Ducati Multistrada 1200 Enduro che mostra un’attitudine decisamente off-road e aggressività da vendere: The WIld side of Ducati! Le caratteristiche tecniche sono ABS cornering, riding modes, DTC, full led lights, multimedia system, 234Kg a vuoto, ruote 120/70 e 170/60 tubeless in alluminio, sospensioni più lunghe e controllate da nuovo hardware e software. Serbatoio da 30 litri per una autonomia da 450Km. In bella mostra le borse laterali in stile fin troppo simile al BMW GS, ma che dire le cose che funzionano non si cambiano. Ecco infine l’ultima e più grande novità, quella che ci hanno fatto sospirare per alcune settimane con filmati misteriosi postati su YouTube: la nuova X Diavel. Ad una prima occhiata sembra di essere davanti ad una Harley Davidson del futuro con cerchi da fantascienza, scarichi in stile Akira, livrea nera ed un telaio a traliccio imponente. Le caratteristiche tecniche sono di assoluto rispetto (nonostante si riferiscano al nuovo modello con il termine “low speed excitement”): i numeri che la descrivono sono 13,1 Kgm di coppia 5000 giri, 60 combinazioni di ergonomia in cui si possono creare configurazioni ad-hoc per ogni motociclista, 40° di massimo angolo di piega, motore testastretta DVT 1262cc, freni Brembo, e il DPL (Ducati Power Launch) per scatenare tutta la potenza quando occorre. Il nuovo Monster 1200 R lo conoscevamo già per cui non possiamo parlare di una novità dell’evento. Termina così l’evento con i piloti sul palco a cui si unisce il sempre grande Troy Baylis. Anche quest’anno la Ducati, azienda orgoglio della nostra nazione nonostante l’acquisizione tedesca, ha saputo stupirci fornendoci nuove opportunità per gioire della nostra passione motociclistica. Non mancano alcune piccole delusioni: personalmente mi sarei aspettato uno Streetfighter rivisto e corretto per il 2016 sia nella parte tecnica che in quella estetica, ma si sa la Ducati deve seguire l’ispirazione che l’ha sempre, in qualche maniera, tenuta sulla cresta dell’onda negli ultimi vent’anni. E adesso? Tocca a Voi amati Ducatisti! Cosa sceglierete di guidare in questo 2016 che è ormai dietro l’angolo?
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