La fine dell’anno per me vuol dire festeggiare anche altre due ricorrenze. A fine dicembre 2012 infatti, è iniziata la nostra ennesima nuova vita in Thailandia e con essa è nato anche questo blog. Come l’anno scorso allora, mi piace ripercorrere il mio secondo anno in Thailandia. Per voi che mi seguite dall’inizio, per chi mi segue da poco ed anche e soprattutto per me, perché rimanga memoria di questo anno appena passato. Un anno difficile, ma anche intenso.
Un anno che è iniziato viaggiando nel bellissimo Western Australia, il primo viaggio completamente “on the road” da quando siamo famiglia. Un viaggio che ci ha regalato uno stretto contatto con la natura e le sue meraviglie e ci ha visti felici e sorridenti.
Di cui vi ho già raccontato tanto, ma di cui devo ancora narrarvi altrettanto. Forse è stato di buon auspicio iniziare il 2014 viaggiando perché poi quest’anno abbiamo continuato a farlo appena ci è stato possibile. Raggiungendo nuove mete in questo Oriente che non finisce mai di stupirci.Siamo stati infatti a Singapore e ad Angkor Wat in Cambogia vivendo il passaggio di frontiera via terra con le sue sensazioni molto forti.
Ho riscoperto il piacere di tornare a viaggiare anche sola nelle mie 48 ore a Kuala Lampur. Pur cogliendo tutte le diverse sfumature del viaggiare sola ora che sono mamma. Pur essendo partita con l’angoscia nel cuore ed il pensiero che la mia vita da lì a poco sarebbe cambiata per sempre.
Abbiamo, infine, concluso l’anno viaggiando in una Birmania che ci ha rapito il cuore e di cui presto vi racconterò tutto.
Un anno in cui è arrivata la notizia probabilmente più brutta della mia vita riguardante la persona che per ognuno di noi è la figura più cara. Che mi ha fatto rimettere in discussione il fatto di vivere lontana dalla famiglia, che mi ha colpito nel momento più bello, quello dell’arrivo in Italia per le vacanze estive. Che ci ha fatto vivere un’estate nell’attesa snervante e carica di preoccupazione. Che però, una volta incassato il brutto verdetto, è stata affrontata perché quella persona si è dimostrata molto forte. E perché ha condotto la sua battaglia con una serenità ammirabile.
E questo suo coraggio ci ha portato, proprio poco prima di Natale, una bella notizia che equivale alla parola “speranza”.
A lei, in tempi non ancora caratterizzati dalla paura che sarebbe arrivata, ho scritto finalmente quello che penso, superando timidezza e pudori di una vita.
E questa è la cosa di cui vado di gran lunga più fiera fra quelle fatte in quest’anno.
E’ stato l’anno della passione per un nuovo progetto, a cui ho dedicato tanto tempo e cura. Insieme a 14 amiche virtuali che non vedo l’ora di conoscere dal vivo. Che mi ha fatto conoscere il lato buono del web e che ha risvegliato in me una passione che si era un po’ assopita e nascosta dietro all’essere mamma che ha caratterizzato gli ultimi 7 anni.
E’ stato ovviamente un anno pieno di loro, i miei figli, che sono la mia gioia più grande.
Una maternità appagante con uno, una maternità più difficile con l’altro, che è come uno scrigno prezioso contenente meraviglie del quale ancora non ho trovato la chiave giusta per aprirlo. Ma non demordo. E proprio per questo è stato anche l’anno del mio mettermi in discussione come madre e dell’indagare i tratti psicologici dei bimbi più complicati e dei vari sistemi educativi. Che mi hanno portato a scrivere articoli anche più tecnici, ma che sono stati comunque molto letti e, soprattutto, hanno portato ottimi spunti di discussione. Un’indagine ancora lungi dall’essere esaurita e che vuole scavare ancora più a fondo nel rapporto mamma-figlio.Un anno intenso che ha lasciato meno spazio del solito per coltivare nel quotidiano gli amici più importanti, ma a cui ho cercato di dedicare comunque il tempo che avevo e da cui ho ricevuto in cambio tempo prezioso.
Un’altra cosa di cui vado molto fiera quest’anno, è proprio di aver fatto in modo di rivedere amici preziosi che non vedevo da tanto, troppo tempo. Un gruppetto splendidamente assortito ed un’amica speciale.
Pur se mi ha messo alla prova è stato un anno importante. Che mi ha dato una maggiore consapevolezza di ciò che veramente conta: la salute e la famiglia. E mi ha fatto anche capire che c’è tanta voglia dentro di me di non essere solo una mamma.
Queste consapevolezze sono arrivate ed in parte sono state elaborate. Finita l’elaborazione, sarà tempo di agire.
Questo il mio solo proposito per l’anno nuovo. Che, però, non è affatto semplice….