Tempo di festa e di lotta per il Comitato acqua pubblica del Cremonese: il referendum ha spezzato il consenso popolare, poco informato, di cui godevano potenze economiche di grande rilievo. Il corpo elettorale ha bisogno di restare caldo, informato, di rendersi conto quali interessi sono stati turbati e quali giochi di prestigio stia tentando il potere capitalista (come chiamarlo? Quei bravi ragazzi?) per tenersi il suo 7% di sovrattassa in bolletta, quando gran parte del genere umano l’accesso gratuito all’acqua se lo sogna. La battaglia darà lunga e complicata ma la rete dei cittadini e dei comitati non si è fermata, è diventata anzi più competente scambiando informazioni da una zona all’altra della penisola italica. Dove in nome della società mista e del liberismo i più deboli e meno informati pagano tasse occulte e tasse visibili ai potenti in nome di una libertà falsa e imbottita di menzogne indegne di una civiltà.
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Due anni dopo i referendum, il comitato torna in piazza
Creato il 11 giugno 2013 da Cremonademocratica @paolozignani
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