L’arresto del cospiratore carbonaro Federico Confalonieri,a Milano, il 13 dicembre 1821,per mano della polizia austriaca.
+
Sono vedovo e pensionato,residente in corso Italia,ho pure dei problemi di cuore ed il medico mi sconsiglia di stare troppo fuori al freddo,e per il momento mi è preso pure un accidente alla gamba destra,quando cammino troppo, mi duole dovuto alle tante sigarette che ho fumato in vita mia.
Insomma resto un anziano cittadino,uno come tanti,in città ci siamo solo più noi.
Dalli.. dalli.. e dalli sono riuscito a farmi una mezza compagnia con un’anziana che risiede in via Garrone,è nell’isola pedonale,la via dei Ciùdin,quella dove c’era l’orfanotrofio,ma dato che mi ci reco sempre a piedi o in bicicletta nella bella stagione,non mi ero mai accorto dei segnali posti dalla polizia sul traffico limitato.
Infatti ci sono auto posteggiate e chi lo va a pensare,in più son sempre distratto.Ma il cartello del divieto lo trovi dopo aver già fatto la curva,a 90 gradi,e fare retromarcia è un altro bel casino.
Ben,alla signora succede che abbia dei problemi per andare di corpo e dato che ho una produzione record di kiwi nell’orto,mi viene in mente di farle una cosa gradita portandole una cassetta di questi frutti miracolosi per dare manforte all’intestino.
Carico e scarico,in dieci minuti entro,il tempo di ringraziarmi e me ne vado fuori dalle balle,ho lasciato l’auto fuori coi lampeggianti,è sera,rimetto in moto,attraverso il corso girando a sinistra e mi infilo lemme lemme e più che a passo d’uomo nella via Mameli e posteggio in piazza Zumaglini dove c’è da pagare il solito.
Scendo dall’auto per andare a prendere il biglietto ed un amico mi fa,ti sei accorto che hai la multa?
No,rispondo io,prendo da sotto il tergicristallo i fogli lasciati dai vigili e do un’occhiata,100 euro di multe..infatti sono due..una per trasgressione all’isola pedonale per esservi entrato senza autorizzazione comunale,ed in più un divieto di sosta.
Me ne fotto,che devo dire,innanzi tutto la salute della mia compagna..che coi kiwi per un po’ è sistemata,ma finita questa cassetta come farò a portargliene una seconda?
Questo è ora il dubbio e la preoccupazione che mi assillano.
I vigili hanno fatto il loro mestiere,e seguito il regolamento,in più che ne sanno delle mie condizioni di salute e di quelle della regolarità intestinale della mia signora?
Nulla.
Finisce qui.
Io resto dell’idea che in tutte le cose ci voglia del buon senso e che se sono un anziano pensionato avrò difficoltà a seguire gli orari del carico-scarico alle 7,30 del mattino,come fossi il fornitore di una bottega,non lo faccio a fine di lucro,la mia compagna ha i suoi problemi come li ho io,e credetemi una cassetta di kiwi non pesa mezzo kilo.
Avessi ancora vent’anni e la morosa in via Garrone,prima di tutto lei non avrebbe problemi ad andare di corpo,ed io di portarle una cassetta di rose, eventualmente,ma sotto i settanta le cose cambiano.
E dato che dicevo,in città son tanti i settantenni che circolano,non potrebbe il laisser faire..laisser passer..un povero cardiopatico angiomalato..che porta i suoi kiwi di casa ad una signora che ha un’urgenza?
Ora volessi anche pagare direttamente la multa al vigile non si può più,volessi andare in caserma a protestare non so dove diavolo siano finiti i vigili…scomparsi dal centro cittadino e traslocati dove,se anche volessero farsi un caffè con un’amica,non li va più nessuno a visitare..insomma mi toccherà di andare in posta a far la coda o pagare con un versamento online.