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Due diverse prospettive sulla successione in Nord Corea

Creato il 21 dicembre 2011 da Prospettivainternazionale
Victor Cha, rinomato esperto negli studi sull'Asia, sul sito del NYT mostra preoccupazione per la stabilità della Corea del Nord. Gli effetti della scomparsa di Kim Jong Il secondo il Professore della Georgetown, devono essere valutati alla luce della disastrosa situazione interna del Paese. Cito:
Mr. Kim’s death could not have come at a worse time for North Korea. Economically broken, starving and politically isolated, this dark kingdom was in the midst of preparations to hand power over to his not-yet-30-year-old son, the untested Kim Jong-un. The “great successor,” as he has been dubbed by the state media, is surrounded by elders who are no less sick than his father and a military that chafed at his promotion to four-star general last year without having served a day in the army. Such a system simply cannot hold. 
Nell'articolo viene anche presa in considerazione la variabile cruciale del comportamento cinese.
Secondo Stephen Walt e Daniel Drezner di FP invece il regime nordcoreano potrebbe avere buone probabilità di mantenere la sua stabilità. Walt riferendosi proprio al contributo di Victor Cha suggerisce che il regime potrebbe resistere al sorgere di spinte centrifughe al suo interno perché l'elite nordcoreana, preso coscienza del proprio momento di fragilità, sarebbe portata a realizzare che non ci sono alternative possibili rispetto al largo consenso che solo la figura di Kim Jong Un può catalizzare. Piccola nota di carattere tecnico: Walt ha individuato un Punto di Schelling in questa situazione ad interessi misti. Daniel Drezner dal canto suo è in linea con la tesi della stabilità interna al regime; anche secondo lui per eventuali cospiratori non ci sarebbero molti incentivi a tentare di modificare lo status quo.
Mi sento vicino alla tesi di Walt ma in aggiunta credo anche che, data l'inesperienza di Kim Jong Un nel gestire il potere, potrebbe innescarsi un meccanismo silenzioso che lo porterebbe ad essere sottoposto all'influenza di qualche figura più esperta nella gestione effettiva degli affari del Paese e che al contempo abbia spicco negli ambienti militari. Paradossalmente chiedere consigli a chi è ritenuto in grado di poterli fornire può rivelarsi una pratica fatale.
Elio Amicarelli - prospettivainternazionale

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