Puntare l’attenzione sui modi in cui altri scrittori cercano di conquistare l’attenzione del lettore è un esercizio molto istruttivo per affinare l’intuito e l’esperienza di lettori scrittori. Leggiamo gli esempi riportati di seguito.
“Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel lontano pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio.
(G.G Márquez, Cent’anni di solitudine)
“Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c’è sempre la televisione accesa. Dillo subito agli altri: “No, non voglio vedere la televisione!” .
(Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore)
Una semplice osservazione balza subito agli occhi, sono due incipit molto diversi tra loro eppure ugualmente accattivanti.
Nel primo caso si osserva la presenza dello strategemma classico e sempre valido , dell’attacco in medias res, cioè da metà. Il ricordo del personaggio “trovarsi di fronte ad un plotone di esecuzione” immette immediatamente il lettore in un contesto drammatico che incuriosisce, nonostante si capisca immediatamente che egli non morirà in quell’occasione. La curiosità spinge subito ad interessarsi alla sua sorte, perché si sia trovata in quella situazione e che rapporto ci sia tra il pericolo di morte e il ghiaccio.
Di per sé l’evocazione di due ricordi apparentemente così distanti l’uno dall’altro attiva un’associazione mentale nella quale il lettore si immedesima.
Nel secondo caso la dimensione cambia completamente, svanisce la dimensione evocativa, poiché l’inizio parte prima che si avvii la vicenda o contemporaneamente ad essa. Il verbo fraseologico stai per cominciare a leggere immette nella dimensione temporale dell’inizio di un’azione, azione che non riguarda il personaggio bensì il lettore. Naturalmente questa logica rispetta lo stile della sperimentazione metanarrativa dello scrittore, della sua ricerca di costruzione della storia nella storia. Nel primo caso la narrazione avviene in terza persona, in questo la narrazione è fatta in presa “dialogica indiretta” , ossia il narratore si rivolge in prima persona ad un tu-lettore, immaginando i suoi pensieri e le sue azioni.
Ma anche senza conoscere le motivazioni tecniche degli scrittori questi incipit attraggono, compiendo quell’operazione che è fondamentale per ogni incipit: coinvolgere immediatamente il lettore.