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Due giorni a Merano

Creato il 02 gennaio 2013 da Patrickc
sul sentiero a Merano 2000

Sul sentiero a Merano 2000

Sarà per le bellissime montagne che la circondano,  o perché in fondo non è così lontana da Bologna, o forse perché per arrivarci si passa attraverso posti che amo, dove si può anche fare il pieno di ottimo vino dell’Alto Adige, ma a me Merano piace particolarmente. Ci sono stato anche di recente. L’obiettivo era coniugare la visita di qualche cantina con la breve vacanza e avere allo stesso tempo un piccolo assaggio di alta montagna, il tutto nel ridottissimo spazio di due giorni. E la scelta si è rivelata davvero buona. La prima tappa è stata però  lungo la strada, nelle cantine della zona di Caldaro e Termeno (che ho già raccontato). 

Merano in dicembre/gennaio in quattro punti

A Caldaro l’inverno è bassissima stagione (anche se non mancano le attività invernali, come il pattinaggio libero sul lago). Difficile anche trovare da mangiare, ma le cantine erano fortunatamente aperte. Dopo aver caricato nel bagagliaio una dozzina di bottiglie di pinot nero, riesling e gewurztraminer mi sono diretto verso Bolzano e poi Merano (dove, a dire il vero, vengono prodotti ottimi vini e si tiene a febbraio pure il WineFestival, per restare in tema).

1) I mercatini

A Merano sono capitato mio malgrado nel mezzo dei mercatini di Natale: ignoravo, lo ammetto, come fossero strutturati e che cosa vi fosse venduto. Per me era anche misterioso il perché tanti ci andassero appositamente. Li ho sempre evitati anche se negli ultimi giorni un’idea me l’ero fatta anche per i racconti di diversi blogger in tour in città. In definitiva lungo il fiume ci sono bancarelle che vendono addobbi natalizi, tanti altoparlanti che diffondono canti natalizi di voci bianche in tedesco e un po’ di trionfo del kitsch natalizio (volete cenare in una enorme palla da albero di Natale? Si può) ma l’esperienza è stata comunque molto piacevole. E natalizia, naturalmente. Piacevole – per quanto mi riguarda – soprattutto grazie anche al fatto che almeno metà delle bancarelle erano gastronomiche: wurstel, crauti e zuppa di gulash da consumare sul momento, ma soprattutto formaggi e dolci davvero splendidi. In particolare i formaggi, compresi alcuni presidi slow food a me completamente ignoti, per quanto non esattamente regalati. E poi, naturalmente, vin brulè. I mercatini di Merano durano fino al 6 gennaio.

2) Le terme

Ho provato per la prima volta anche le terme di Merano. Tanto anonime dall’esterno quanto belle e d’impatto all’interno: ci sono numerose piscine a varie temperature (massimo 34 gradi), con la vasca più grande che si espande all’esterno. I vapori che si alzano dall’acqua e le montagne di fronte rendono l’esperienza davvero bella. Mi ha ricordato l’Islanda. Attenzione però, portatevi costume, ciabatte e telo. Altrimenti scatta una sorta di rapina: per comprare un costume in loco sarete costretti a sborsare almeno trenta euro (ma la media dei prezzi è ben più alta). E fate attenzione a un altro aspetto, che vi viene ricordato più volte: saune e hammam sono misti e si entra solo rigorosamente nudi. Non è per tutti.

3) Gli alberghi (cari)

Prezzi altini anche per gli alberghi (fate attenzione, sui siti i listini sono spesso con il prezzo a persona, usanza tipicamente locale), dove ci si aggira intorno ai 90-100 euro per la doppia: in più se volete restare solo una notte alcuni albergatori vi ricaricheranno fino al venti per cento. Una pratica davvero insopportabile, anche se alla fine ho trovato una sistemazione decisamente molto buona (hotel Aster).

4) La montagna, la neve

Una bella scoperta è stata anche Merano 2000, altipiano nei pressi della frazione di Avelengo votato a sci e sport invernali dove si giunge con una funivia che porta in quota in dieci minuti. La montagna è naturalmente stata violata e ferita da innumerevoli piste da sci e lunghissimi e invadenti impianti di risalita, che fanno sicuramente la gioia degli sciatori ma un po’ meno la mia (che so sciare, ma preferisco il meno invadente sci di fondo). Ma ormai ci sono in pratica assuefatto: è una situazione comune a molte montagne e qui il contesto è davvero molto bello, realmente a pochi minuti dalla città, ed è questa la cosa straordinaria. C’era molta neve e lungo sentieri ben battuti (da percorrere con o senza ciaspole) si possono fare splendide passeggiate fino ai rifugi (controllate alla partenza quali sono aperti), dove si può mangiare. A due giorni non potevo davvero chiedere di più.


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