Due monaci del Convento dei Frati Cappuccini di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, padre Giuseppe Morabito, 77 anni, e padre Francesco Mazzeo, 65 anni, sono ricoverati in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Maria degli Ungheresi di Polistena dopo aver mangiato dei fiori che credevano essere commestibili, ma invece, essere molto velenosi e conosciuti con il nome di “fiori del diavolo”. Padre Giuseppe Morabito versa in uno stato di coma da quando ha ingerito i fiori velenosi, padre Francesco Mazzeo anche se è cosciente versa in condizioni critiche, mentre alla cuoca che ha solo assaggiato il minestrone è bastata una lavanda gastrica.
Sembrerebbe che Padre Giuseppe Morabito, seguendo il consiglio di una persona, abbia raccolto nel proprio giardino questi fiori bianchi con cappuccio verso il basso, presenti in grande quantità nel giardino del convento. Dopo averne raccolti a sufficienza, Padre Giuseppe Morabito li ha portati alla cuoca per aggiungerli al minestrone che stava preparando, oltre a adoperarli per farne qualche frittella. Dopo aver consumato il pranzo Padre Giuseppe Morabito avrebbe iniziato ad avvertire i primi malesseri. Visto il perdurare del dolore sono intervenuti i medici del 118 che, una volta giunti sul posto, dopo le domande di rito hanno visto Padre Giuseppe Morabito cadere in uno stato di coma. Padre Giuseppe Morabito è stato trasferito tempestivamente in ospedale, pur non conoscendo i motivi di quel malessere, associato al consumo dei fiori del diavolo.
Mentre Padre Giuseppe Morabito si trovava già in ospedale, in convento è rientrato padre Francesco Mazzeo, il quale prima di andare a trovare in ospedale il confratello ha pranzato, consumando lo stesso minestrone. Ovviamente, anche padre Francesco Mazzeo ha accusato gli stessi sintomi e malesseri e anche per lui è scattato il ricovero in ospedale. Solo dopo l’arrivo del secondo frate i medici hanno capito che il malessere era dovuto ad un fattore comune, come può essere lo stesso cibo consumato.
In ospedale si sono presentati molti religiosi e fedeli preoccupati per la sorte dei due monaci ed anche il vescovo della diocesi, Monsignor Francesco Milito, ha fatto visita ai due sfortunati frati cappuccini. Intanto, i carabinieri della compagnia locale e gli agenti del commissariato di polizia si sono interessati al caso, anche se al momento si escluderebbero responsabilità penali. Ora l’attenzione è tutta per i due frati, molto conosciuti e stimati nella zona.