1° OTTOBRE – Chievo, così non va. Proprio quando si pensava stesse per partire, definitivamente la stagione dei gialloblù ecco che la squadra di Sannino, reduce da due belle prestazioni contro Udinese e Juventus, cade nello scontro diretto contro la squadra dell’ex Maran, infognata in fondo alla classifica con un solo punto e miracolosamente rivitalizzata dal Chievo. Già, perchè in realtà il Catania nella caldissima giornata di domenica 29 settembre ha sì cercato di dare ritmo alla partita, ma di fatto non ha fatto nulla di eccezionale contro il Chievo. Ha fatto il compitino, spinta da un pubblico volenteroso e da un Plasil, a centrocampo. che si dimostra giocatore di classe superiore. Sono bastate un paio di giocate del giocatore ceco, a cui hanno comunque collaborato i giocatori più talentuosi della squadra etnea come Bergessio o Barrientos, per mandare in tilt la retroguardia di Sannino, ancora orfana di Dainelli.
Preoccupante, nel frattempo, la cronica mancanza di idee in attacco. Affidarsi soltanto alla vena di Thereau è un rischio, alla lunga. Se il giocatore francese è ispirato può andar bene, ma se viene ben controllato dalle difese avversarie difficilmente, da solo, riesce a risolvere interamente la partita. Ha sempre bisogno di aiuto. In Sicilia Sestu ed Estigarribia, sulle ali, non hanno disputato certamente la loro miglior partita e peggio, addirittura, hanno fatto i terzini Dramè e Sardo. Meglio è andato il centrocampo, con Rigoni – sempre l’ultimo a mollare – e Radovanovic – che ha provato nel primo tempo qualche tiro dalla distanza – fra i migliori, insieme a Puggioni, nelle fila veronesi.
Ora occorre riprendere fin da subito il cammino verso la salvezza. Sabato al Bentegodi arriva l’Atalanta di Colantuono, rivitalizzata dall’ultimo turno di campionato quando una doppietta di Denis ha regalato alla squadra nerazzurra una bella vittoria contro l’Udinese, guarda caso l’unica squadra finora battuta dal Chievo. Sarà una sfida fra moduli speculari, con quel 4-4-2 che sarà il vero protagonista del match. Staremo a vedere da chi verrà meglio interpretato. Di certo la difesa gialloblù avrà le sue belle gatte da pelare con “El Tanque” assistito da Bonaventura sempre pericoloso. Dopo questo turno, inoltre, ci sarà la sosta per le partite della Nazionale. Servirà a recuperare qualche infortunato e a riordinare le idee, in vista del “rush” che porterà fino alle vacanze di Natale.
Da questo momento, insomma, non si scherza più e gli esperimenti vanno pian piano sostituiti con le certezze. Il treno per la salvezza è in piena corsa: altre squadre (vedi l’altra squadra della città, l’Hellas) hanno già racimolato un cospicuo numero di punti in vista di periodi di vacche magre e il Chievo è, al pari delle squadre genovesi e del Sassuolo, sensibilmente attardato. Nulla di grave: c’è tutto il tempo per recuperare, a patto che già nelle sfide contro le dirette concorrenti si dimostri, come non è stato appunto fatto a Catania, che almeno lo spirito combattivo del Chievo non è venuto meno.
Ernesto Kieffer
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