Un'accusa per evasione fiscale ed un iter giudiziario in corso.
Chi evade, chi ruba, chi commette irregolarità è giusto che venga processato e, alla fine dell'ultimo grado di giudizio, condannato se ritenuto colpevole.
Che senso ha, però, che un Comune come Milano neghi i propri spazi ad un marchio che, nelle nostre strade e nelle nostre città, crea ricchezza, crea posti di lavoro e crea immagine?
Il settore della moda non sta benissimo dopo tutti questi anni di crisi, ma sicuramente contribuisce a contenere la contrazione del nostro PIL per il grande prestigio della nostra Moda nei Paesi che attualmente stanno crescendo, lontani e ricchi (soprattutto nel segmento lusso e fashion, mentre in retail arranca fortemente).
In via Montenapoleone e in via Della Spiga, cuore del fashion milanese e italiano, anni fa non si vedevano etichette con sconti e offerte: oggi invece anche lì ci sono cartellini con il 40% e 50% di sconto, anche nelle vetrine delle grandi Griffe.
Un Comune e un Settore Pubblico che, piuttosto che sostenere le aziende che creano ricchezza e speranza in un momento così cupo e difficile, negano spazi x sfilate ed eventi alle firme della nostra moda, non possono godere della mia fiducia e della mia stima.
I tribunali dovrebbero essere il luogo per giudicare chi commette reati e ingiustizie (con tutti i gradi di giudizio previsti dal nostro sistema giudiziario). Che motivo c'è di ostacolare firme che creano lavoro e ricchezza nelle nostre città, con un indotto enorme in termini di creazione di Pil?
Può forse agevolare le tante imprese estere nostre concorrenti? O forse può giovare a quei marchi svenduti proprio da un'Italia con poca visuale e poca intraprendenza a marchi stranieri, contenti di acquistare perle di grande valore da noi poco valorizzate?
Non è un caso isolato, è uno dei tanti casi che sottolineano l'incapacit (almeno a mio parere) della nostra Nazione di garantire sicurezza e fiducia a chi vive onestamente, a causa della forte incertezze delle pene (ormai certezza della non pena) per chi commette reati.
Entrambe le questioni fanno sorgere in me delle domande: a cosa serve avere un Paese?
Un Paese, e le sue Istituzioni, dovrebbero servire per rendere la realtà di coloro che in esso nascono, vivono e transitano (civilmente e rispettando le leggi) migliore.
Chi, piuttosto che puntare sul migliorare l'immagine di sè all'estero (unico canale attualmente di crescita per quanto riguarda i consumi e quindi i possibili ricavi per imprese ed economia), ostacola i grandi marchi, fa a noi del bene?
Il diffondere tra chi vive onestamente e giorno dopo giorno studia, lavora, viaggia, cammina sul nostro territorio la paura, l'insicurezza, il senso di non protezione, è un bel biglietto da visita per l'Italia?
Un Paese che non riesce ad assicurare pene adeguate per reati gravi e ignobili, è un Paese in cui si può continuare ad avere fiducia?
Sono domande.... con un contorno di rabbia... ma con la speranza che prima o poi, evento dopo evento, qualcuno, senza pregidizi e senza blocchi ideologici (e politici), possa comprendere ciò che davvero serve a tutti noi:
- creazione e difesa della ricchezza
- lotta ad evasione e corruzione, senza però prendere a picconate l'immagine del Paese,
- difesa della sicurezza dei cittadini
- sostegno al lavoro, all'economia, ai consumi e alla voglia di fare di chi crede nell'Italia, Italiani in primis e tutti coloro che nel nostro Paese arrivano, per commercio, economia, viaggi, turismo o alla ricerca di una nuova vita, ma con rispetto e voglia di contribuire al suo sviluppo e alla sua realtà, senza sostegno a chi delinque e cerca di distruggere tutto ciò.
Vorrei che chiunque, nel proprio ruolo, potesse perseguirli in uno Stato, l'Italia, che amo, nel quale sono nata e nel quale vorrei continuare a vivere, con l'orgoglio e con la forza che ognicittadino di questa splendida penisola dovrebbe meritare di avere.
Scusate il doppio sfogo-sclero cari lettori del mio blog!!!!
;)