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Due settimane in Cammino: il Cammino Primitivo

Creato il 26 luglio 2014 da Valigia Rossa Valigia Blu @ValigiaRossaBlu

La premessa è che il Cammino di Santiago si può cominciare dove si vuole, dove è più comodo per il pellegrino. L’importante, se si vuole ottenere la Compostela, ossia il certificato che attesta che abbiamo fatto il Cammino di Santiago, è fare almeno 100km a piedi o 200km in bicicletta.

Tra tutti i Cammini che ho fatto, il Cammino Primitivo è quello che mi è parso più intimo. Partendo da Oviedo, la prima grande città a cui si arriva è Lugo, dopo 193km. Tra queste due città il sentiero è costellato da piccoli paesi, e villaggi costruiti completamente in pietra che spuntano dal nulla e finiscono nel verde, confondendosi con il paesaggio bucolico che li circonda.
Per finirlo, ci ho messo due settimane. Non è un cammino lineare come quello Francese, data la geografia delle regioni che si percorrono. Però è una grande sfida: io che non sono mai stata una grande sportiva, sono riuscita a farmi 297km a piedi senza problemi. Ancora oggi, quando guardo la cartina geografica, mi sembra una follia… e mi ritorna il desiderio di rimettermi in cammino.

La caratteristica di questo Cammino è che è poco frequentato. Quindi anche le strutture a disposizione dei viandanti sono meno frequenti comparate con quelle presenti nel Cammino Francese e forse un po’ più “alla buona”. A volte bisogna chiedere le chiavi dell’Albergo del Pellegrino al sacerdote o alla polizia locale. A volte anche nell’unico bar dell’unica piazzetta del paese. Però le persone sono tutte molto disponibili e cercheranno sempre di aiutarvi. Tutto sta nel cominciare: dopo la prima volta -che vi sembrerà un tanto stravagante- anche la cosa più inusuale diventerà parte del vostro percorso.

Ciò che è davvero importante è avere buone scarpe (non nuove, appena comprate… mi raccomando) da trekking: il resto è facile. Basta mettersele e andare…

Buone scarpe datrekking e voglia di avventura
Prima tappa: Oviedo – Grado 21,5km
Da Oviedo, la prima tappa finisce a Grado, dopo 21,5km. Il percorso non è difficile, non c’è una forte pendenza
ma è il primo giorno, quindi è normale voler gettare la spugna dopo solo 7km. Fortunatamente, dopo 9km c’è un Albergo del Pellegrino a Escamplero. Se avete qualche giorno in più potete fermarvi lì e riprendere il secondo giorno verso Grado. Io non avevo giorni extra quindi mi sono rimessa in cammino.
L’Albergo si trova a 2,5km da Grado, in un paese che si chiama San Juan de Villapañada: ha 12 posti letto quindi vi conviene chiamare per vedere se ci sono  posti liberi. Altrimenti conviene rimanere in una delle Pensioni di Grado (che comunque non sono care).

Seconda tappa: Grado – Salas 21,5km
Da Grado andiamo verso Salas. Qui il paesaggio è bellissimo… ci sono castagni dovunque. I primi 3km sono un po’ in salita…ma poi è tutta discesa fino a Cornellana. E da qui fino a Salas il percorso è decisamente facile visto che è prevalentemente piano. Arrivati a Salas, l’Albergo si trova nel Hogar del Pensionista. Sono solo 6 posti letto quindi bisogna arrivare abbastanza presto. Se non c’è nessuno, bisogna chiedere le chiavi dell’Albergo al numero +34 985830847.

Terza tappa: Salas – Tineo 18,5km
La terza tappa è un po’ più faticosa, almeno i primi 10km. Vi è una maggiore pendenza però non è così terribile, soprattutto se ci svegliamo di buzzo buono e si esce con le prime luci dell’alba. Arrivati a Tineo, se l’Albergo del Pellegrino è chiuso, bisogna ricordarsi che le chiavi ce le ha la polizia locale · numero +34 985800232. L’Albergo ha 18 posti letto e non ha la cucina. Ma le tapas dei bar locali sono abbondanti e deliziose.

paesaggio di Porciles cammino primitivo
Quarta tappa: Tineo – Pola de Allande 25,3km
Il paesaggio è quello della foto. Le montagne, il verde… quasi non la senti più la stanchezza. Anzi, non la senti proprio. Ogni passo ti rinvigorisce. Non è la stessa sensazione del primo giorno… al contrario: ti sembra sia passato un secolo da quando sei partito. In realtà è solo il tuo quarto giorno di Cammino. Comunque, ad esser sincera, la sensazione di benessere aumenta progressivamente, giorno dopo giorno. I miracoli della serotonina. L’Albergo del Pellegrino si trova a 3km da Pola, in un paesino sulla strada di La Mesa che si chiama Peñaseita. I compagni di viaggio incontrati per la via ed io trovammo l’Albergo chiuso. Poco male, ci dissero che le chiavi le prendeva in custodia il proprietario di Casa Viñas, il bar del paese · numero +34 985807116. Quindi siamo andati là, ci siam bevuti e mangiati una sciocchezza e poi siamo andati a dormire.

Quinta tappa: Pola de Allande – La Mesa 19.9km
Prima di metterci in cammino, anche prima di arrivare a Peñaseita, cerchiamo di fare provviste in un supermercato. Compriamo frutta secca, il famoso pan de higo (una specie di pan del cammino elfico fatto di fichi… un morsetto e stai bene per ore), ciò che è necessario per farci un panino, ricarichiamo l’acqua e armiamoci di pazienza. La salita non è fortissima ma sì, è piuttosto larga e costante… circa 8km. Poi, abbastanza semplice fino a La Mesa. L’Albergo si trova nel paese stesso ed ha 14 posti letto. Chiamare il +34 985627272 per le chiavi.

Sesta tappa: La Mesa – Grandas de Salime 15km
È una tappa stancante. Non tanto per la forte ascesa iniziale, piuttosto per le discese molto spinte. Eh, sì. Scendere dalla montagna è quasi più complicato che salirci…almeno per i nostri legamenti. Fortunatamente è la tappa più breve; ciò ci aiuterà a riprendere le forze. L’Albergo del Pellegrino di Grandas si trova nella stazione della Polizia Municipale e consta di 18 posti letto.

Settima tappa: Grandas – A Fonsagrada 25,9km
Dopo circa 5km per i successivi 10km si sale fino a quasi 1100metri. Però non è faticoso. L’Albergo si trova nella località O Padrón a 1,7km de A Fonsagrada, uno dei più famosi del Cammino Primitivo…se però state pensando di mettervi in cammino in autunno-inverno, ricordate che l’Albergo è aperto solo da aprile a settembre.

Ottava tappa: O Padrón – Cadavo baleira 24,6km
Questa tappa è abbastanza variata. Ci sono varie discese e varie salite, ma tutte facili da affrontare. Forse solo gli ultimi 700m sono un po’ più faticosi. L’Albergo di Cadavo ha 22 posti letto e il numero di telefono è il +34 982354057. Sempre più frequentemente si cominciano a vedere questo tipo di costruzioni chiamate pallozas. Sembrano i cugini nordici dei trulli di Alberobello.

palloza tipica del cammino di santiago
Nona tappa: Cadavo – Lugo 30,8km
Le aspre ascese del Cammino Primitivo già sono finite. Questa è l’ultima tappa di montagna del nostro cammino giacché da San Román la geografia si farà più soave. Anche  se sono 30km non sono per nulla pesanti.  Con una pausa a Castroverde e un’altra a Gondar, il tempo passa velocemente. Lugo è una città molto bella: la prima cosa che sorprende il pellegrino è la muraglia romana del III secolo che circonda il centro antico.  È d’obbligo fermarsi alla Cattedrale di Santa María, una chiesa romanica del XIII secolo e mangiare il pulpo a feira, che è uno dei prodotti tipici del luogo: buonissimo, soprattutto  quello del Mesón Manger. L’Albergo ha 42 posti e il numero di riferimento è il +34 660278926.

Decima tappa: Lugo – San Román de Retorta 19,8km
A Lugo troviamo la famosa pietra giacobea che indica che mancano solo 100km per arrivare a Santiago de Compostela. Difatti, molte persone che non hanno tantissimo tempo e vogliono provare l’esperienza del cammino per un fine settimana largo, partono da Lugo. L’Albergo a San Román si trova nell’antica scuola ed è facile da localizzare.

Undicesima tappa: San Román – Melide 29,5km
Qui il Cammino Primitivo confluisce nel Cammino Francese: vedremo che il numero di pellegrini aumenta considerevolmente perché il Francese è il percorso più battuto. L’Albergo della Xunta de Galicia a Melide ha 130 posti e il numero di contatto è +34 660396822.

Dodicesima tappa: Melide – Arzúa 14km
Questa tappa è preziosa. Ci sono molte più indicazioni e molte più persone con le quali condividere il cammino. Eh sì, perché nel Cammino di Santiago si stringono relazioni uniche, intense, fatte di pochi giorni, di poche ore che però vengono ricordate per sempre.  L’Albergo ad Arzúa ha 48posti e quando il flusso di persone è molto alto normalmente, specialmente in estate, abilitano anche il polisportivo.

Tredicesima tappa: Arzúa – Arca 19km
Già siamo quasi alla fine della nostra avventura. Santiago è vicina. La natura, così come l’abbiamo vissuta nella prima parte della nostra avventura, si fa sempre più rada lasciando spazio alle urbanizzazioni e alle cittadine. Ad Arca, l’Albergo consta di 80 posti. Volendo, ci si può inoltrare fino a Monte do Gozo, l’ultima collina prima di arrivare a Santiago, che dista 16km da Arca e che ha un Algergo del Pellegrino con 800 posti. Io mi sono spinta fino a Monte do Gozo perché volevo accorciare la distanza dalla mia meta e arrivare a Santiago il più fresca possibile per potermela godere appieno.

portico santiago de compostela
Quattordicesima tappa: Arca – Santiago de Compostela 20,9km ··· Monte do Gozo – Santiago de Compostela 4,8km
Ci siamo. Arriviamo a Santiago. La prima cosa da fare è arrivare alla Cattedrale. Non stranitevi se scoppierete in lacrime una volta giunti a destinazione. È normale. Avete fatto quasi 300km, forse più, e ce l’avete fatta. Siete giunti. E le lacrime sono di felicità pura.

L’aspetto più gradevole è ritrovare per le strade della città persone con le quali hai condiviso il cammino e ricordare l’avventura che hai vissuto: la città diventa familiare, quasi come se fosse la tua seconda casa. Ma forse, più importante, ti accorgi che un po’ il Cammino ti ha cambiato. Che se sei riuscita a fare 300 o più chilometri, puoi fare qualsiasi cosa.

Hai rinunciato al lusso, hai portato con te solo lo stretto necessario, hai mangiato quando avevi fame e dormito come un bebè perché camminare stanca. E non hai mai dormito così bene neanche in un Hotel a 5stelle. E ti accorgi che per essere felici basta davvero poco.

Consigli:
Ricordate di farvi timbrare le credenziali di qui e di là durante il Cammino.
Se vi fanno male i muscoli, comprate un Alcohol de Romero (Alcool di Rosmarino) e massaggiatevi le gambe. Vi rilasserà istantaneamente.
Tra i cibi che vi consiglio, che sono tipicamente galiziani, ci sono: il pulpo a feira, le zamburiñas (frutti di mare deliziosi), chicharrones (maiale fritto, buonissimo), il lacón con grelos (sempre maiale, però servito con verdure e patate), le empanadas (vari sapori) e i calamari fritti, i più buoni che io abbia mangiato, i pimientos de Padrón (uno pica y otro no, che sono peperoncini verdi dei queli alcuni sono piccanti e altri dolci, ma non si sa quale è quale…quindi è un po’ una lotteria) e il queso tetilla, un formaggio a forma di piccola tetta molto saporito.
Galizia è famosa per i suoi liquori: il licor café, l’orujo e il licor de hierbas. Almeno una volta bisogna provarli.
Se vi fanno male i piedi alla fine del viaggio, non temete: come dicono i pellegrini veterani… sin dolor no hay gloria, senza dolore non v’è gloria.

Un saluto,
Valigia Blu


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