ROSA DI MAGGIO
Quattordici anni…ed era primavera,
in quell’ottobre che tu rinverdivi
col sole del tuo corpo adolescente.
Fiorisci ancora, mia rosa di maggio,
*
nell’ombra che m’avvolge della sera.
Prima che il buio dell’inverno arrivi,
accendi ancora, mia stella d’oriente,
la luce di quei giorni col tuo raggio.
*
Risalirò per quelle antiche scale:
tu mi sarai daccanto, come allora,
vestita della casta tua bellezza,
*
e in un lucore d’aura mattinale
sorriderai per una volta ancora,
rosa di maggio, stella…giovinezza.
*
SONETTO ALLA MANIERA CREPUSCOLARE
Rabeschi d’ombra l’autunno intesseva
con trasparenti, alabastrine dita;
la cerula pupilla rifletteva
iridescenze opaline, stupita.
*
L’alto silenzio dei colli rompeva
soltanto un fremito d’ala spaurita;
la terra uliginosa diffondeva
aspre fragranze nell’aria sfinita.
*
Forse del pallido ottobre il languore
la fronte casta ed altera increspava
o forse, la tua bella giovinezza,
*
crudo affliggeva un segreto dolore.
Il sole occiduo nel cielo ristava,
come in attesa…gemendo tristezza.
Federico Bernardini